Tigre siberiana mascotte a rischio

Tigre siberiana mascotte a rischio Appello da Seul per evitare 1 estinzione Tigre siberiana mascotte a rischio LA tigre siberiana (Panthera tigris longipilis), secondo alcuni, sarebbe oriunda della Corea: questo le è valso il titolo di mascotte delle Olimpiadi di Seul. Un uso strumentale da cui il felino potrebbe comunque trarre vantaggio se si prenderà coscienza della sua drammatica situazione. L'intera specie della Panthera tigris sta correndo il rischio di sparire dal nostro pianeta. Le sottospecie che si trovano nelle condizioni migliori sono la tigre reale del Bengala iPanthera tigris tigris, 3500 esemplari) la tigre indocinese (2 mila esemplari). Più critica è la situazione della tigre di Sumatra (Panthera tigris sumatrae, 800 esemplari) e della tigre siberiana (Panthera tigris longipilis, 350 esemplari). Della tigre cinese che vive lungo il fiume. Yangtze, nelle province di Kiangsu, An - hui e Hupel <P.t. amoyensis) sopravvivono meno di 200 esemplari, mentre la sottospecie del Turkestan cinese (P.t. lecoqiì è da ritenersi estinta al pari delle sottospecie di Giava (P.t. sondaica), di Bali (P.t. balica), del Mar Caspio (P.t. virgita), della Corea (P.t. coreensis). In India dove rimane la colonia più numerosa di tigri, sono stati presi provvedimenti per la salvaguardia della specie dopo che dal 1940 al 1972 la popolazione di felini è stata decimata passando da 30 mila a 1827 esemplari. Fin dal 1969 UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), WWF e Smithsonian Institution di Washington, lanciarono l'allarme per le sorti della specie. Nel 1972 ne fu proibita la caccia e si diede inizio al «Progetto tigre» coordinato da Kalish Sankhala, studioso già direttore dello zoo di Delhi, capo della divisione forestale del Rajasthan e direttore di parchi nazionali. Ottenuto nel 1969 il prestigioso riconoscimento «Jawaharlal Nehru Fellowship» egli si è dedicato completamente allo studio della bio¬ logia e dell'etologia della tigre, ottenendo pieno appoggio al suo progetto di salvaguardia della tigre da Indirà Gandhi. Nel primo decennio di attività del progetto, la tigre è stata salvata dall'estinzione e se ne è incrementato il numero grazie all'istituzione di quindici riserve in varie parti del paese. La prima fu il parco nazionale Corbett, istituito nel 1973, cui seguirono il parco di Dudhawa e altre nove riserve per un totale di 58 mila chilometri quadrati. Piano Piano poi le riserve del «Progetto tigre» sono cresciute di numero. Tuttavia si stima che solo un terzo delle tigri selvatiche indiane abbia trovato protezione nelle riserve e un altro terzo nei santuari e parchi naturali. Ma ne restano oltre mille esemplari per la cui salvezza non è sufficiente la protezione legale, soprattutto in considerazione della progressiva distruzione dell'abitat naturale, le foreste, tutelate solo per circa il 3 per cento, e del bracconaggio ancora molto attivo. Se la situazione della tigre indiana non è rosea, quella della tigre siberiana è addirittura drammatica e il Comitato olimpico è dovuto ricorrere, per il programma di presentazione dei giochi, a esemplari provenienti dai giardini zoologici statunitensi del Minnesota e del Bronx. Tutti gli esemplari che attualmente sopravvivono allo stato naturale, sono localizzati nel nord della Siberia, tra il fiume Ussuri e la catena collinare di Sikhote Alin, dove si sono adattati alle condizioni climatiche in virtù delle grandi dimensioni (più di tre metri e mezzo di lunghezza, per circa trecento chilogrammi di peso) e del pelo molto folto. Ora un gruppo internazionale di studiosi sta elaborando un piano di interventi per la salvaguardia della specie in via di estinzione. Essere mascotte delle Olimpiadi potrà servire a sensibilizzare tutto il mondo. Walter Giuliano

Persone citate: Corbett, Gandhi, Jawaharlal Nehru, Sankhala, Walter Giuliano

Luoghi citati: Corea, India, Minnesota, Siberia, Washington