La ragazza assassinata e il medico omeopatico

La ragazza assassinata e il medico omeopatico «Chi ama odia», il primo «giallo» scritto nel '46 da Silvinà Ocampo e Casares, allievi di Borges La ragazza assassinata e il medico omeopatico IL libro più piacevole, sagace e anche divertente di questo scorcio di stagione fu scritto più di quarant 'anni fa: un'operetta datata, dunque, che rìsala all'Argentina del 1946 e, pure, non era mai stata tradotta. Gli autori, allora giovani e sconosciuti, sono oggi celebri e il titolo rimane intrigante nella sua lapidarietà: si tratta di Chi ama odia di Silvina Ocam. po e Adolfo Bioy Casares. Molti problemi si intersecano sulla superficie apparentemente liscia di questo romanzo che possiamo già anticipare come appartenente al genere fantastico-poliziesco. Innanzitutto la scena: una spiaggia assai strana e desolata, chiamata Bosque del Mar, a cui arriva, dopo un viaggio sul treno notturno, un curioso medico omeopatico, il dottor Humberto Huberman, che colà si propone non solo di ristorarsi con le gioie della natura ma di lavorare, scopo davvero singolare, all'adattamento, in epoca attuale e su sfondo argentino del Satyricon di Petronio. Al Satyricon e a molte altre opere letterarie egli avrà modo di fare riferimento durante il soggiorno che si rivela, però, tutt'altro che riposante. L'albergo, retto da una coppia con la compagnia di un nipote adolescente, è piantato su una spiaggia desolata, invasa dai granchi e di continuo tormentata da bufere di sabbia che seppelliscono a poco a poco l'albergo stesso. Tra i pochissimi clienti. avviene un omicidio, quello di una ragazza che era stata anche paziente del dottore, il medico, di cui il lettore può constatare man mano che procede la trama la totale ottusità e presunzione, assume il ruolo di investigatore insieme ad altri personaggi più qualificati ma meno innocui. Si tratta, come si vedrà, di un caso poliziesco classico, su cui gli autori si divertono, però, ad aprire e chiudere prospettive e possibilità diverse, altrettanto strane e improbabili quanto l'atmosfera irreale, il paesaggio e i personaggi che si agitano sulla scena scabra e levigata, a mezza strada tra il mondo reale e un mondo alla rovescia dai protagonisti stessi in qualche modo intuito. La bellezza del libro non sta nelle complicazioni del caso ma nell'atmosfera, che emana un'angoscia, non priva di umorismo, ancora oggi percepibile. Angelo Morino, oltre adaverlo tradotto con consumata abilità, ne offre una lunga disamina, riportandosi alla situazione letteraria di Buenos Aires 1940, quando nella capitale argentina, mèta di molti illustri rifugiati, si confrontavano due scuole letterarie: una di formazione prevalentemente proletaria, quella di Boedo, e l'altra, di matrice liberal-borghese ed europea, chiamata di Florida. Silvina Ocampo, Adolfo Bioy Casares, sposatisi nel 1940, con Jorge Luis Borges testimone al rito, appartengono al secondo gruppo e, nello stesso 1940, pubblicano, con Borges, l'Antologìa del fantastico. Non c'è dubbio che il romanzo Chi ama odia, scrìtto sei anni dopo, si leghi a quella volontà e facoltà di narrare che i tre scrittori argentini volevano restituire alla loro letteratura e che Bioy Casares stesso rievoca ancora oggi, ogni qual volta si parli con lui della sua iniziazione al poliziesco-fantastico. Quanto all'intento parodistico nei confronti del romanzo psicologico, sottolineato più volte da Angelo Morino e visibile, a quanto egli dice, nel titolo stesso, mi pare invece piuttosto sfumato. Insomma, fatta la parte allo spessore letterario di questo libretto, apparentemente così semplice, bisogna però convenire che il tempo ha giocato in suo favore: infatti, non solo sono ormai famosi, con tanti e tanti altri titoli, i suoi due autori, ma il suo stesso scenario sembra diventato più struggente e inquietante proprio per le vicende, non dissimili dall'insabbiamento di Bosque del Mar, che gli anni vi hanno deposita- t0- Angela Bianchini Silvina Ocampo, Adolfo Bioy Casares, «Chi ama odia», a cura di Angelo Morino, Einaudi, 134 pagine, 16.000 lire.

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Florida