Come spilli gli epigrammi di Fratini

Come spilli gli epigrammi di Fratini Come spilli gli epigrammi di Fratini gorio, Ochetto e Craxi, infilzati come farfalle da versi acuminati come spilli. E' quella di Fratini, come di ogni buon epigrammmista, una corsa ad esprimere «l'indicibile» con il minor numero di parole e la maggior ilarità possibile. Un «lavoro», come dice di sé l'autore, da «umbro giocoliere impreve¬ dibile». Ma anche da «Genio autolesionista», che non vuole ammetterlo perché si chiede se sia veramente autolesionista «cfti va in testa alla corsa e a cinque metri dal traguardo si toglie dalla pista?». Per gentile concessione della Longanesi pubblichiamo alcuni epigrammi. n. o. riso troppo largo b dal letargo. fondabile stesso iimesso. a ho un letto eo aspetto. reno remolo ezzemolo. aite Natta, "cosa fatta, ira • Giorgio Forattini |n madonnaro n chiaro: un cuoco cosi esplicito che i piatti del tuo fast food rifiutano anche i gatti. Un vino gesuita a Mario Soldati Mia Guida Indiana, Touring Club di piatti mai goduti, morremo avvelenati da un vino gesuita, attraversando il Piemonte dei tuoi Fresia perduti. L'abominevole donna delle meraviglie Va ignorando Venezia il quando e il come Bevilacqua affogò nel proprio nome. Atro poeta lirico a Giovanni Tcstori Atro poeta lirico tieni a bada lo spirito porta il cuore al guinzaglio fra un cinguettìo ed il raglio. Discrezione di Gina Logorio Cadi in pianto dirotto scrivendo l'elzeviro ma ogni lacrima asciughi con il ferro da stiro. Gaio Fratini

Luoghi citati: Indiana, Piemonte, Venezia