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Musica Musica dischi Classica Schubert, Mcssiaen, Schiumami, Rachmaninov, Beethoven: «Vladimir Feltsman, «American Live Debut», Vladimir Feltsman, pianoforte, CBS, 2 CD e LP Digitale DDD. Dalla Sonata D 664» di Schubert, alle «Variazioni op. 76» di Beethoven, passando per i «Vingt Regards sur l'Enfant Jesus» di Messiaen, gli Studi Sinfonici» di Schumann e il «Preludio op. 32 n. 12» di Rachmaninov, 11 debutto alla Carnegie Hall di un altro esule della scuola sovietica, pianista molto romantico e un po' «antico». Jazz «Mezz Mezzrow», Disques Swing. Questa registrazione dal vivo di un concerto tenuto a Parigi nel 1955 edita ora per la prima volta, presenta il clarinettista bianco Milton «Mezz» Mezzrow, allora cinquantaseienne, in perfetto relax, tant'è vero che il disco è composto da due soli brani (uno per faccia) che possono essere considerati un unico, lunghissimo e anomalo blues. La strana formazione di questa lontana jam-session allinea due bravi trombettisti a fianco di «Mezz», l'americano Peanuts Holland e il francese Guy Longnon. Due soli ritmici: il pianista Milton Sealey e il batterista Kansas Fields. Mezzrow è giustamente famoso nella storia del Jazz per il ruolo di spalla in molte bellissime registrazioni di Sidney Bechet e Tommy Ladnier; esageratamente stimato da Panmissie come il miglior clarinettista bianco, è comunque uno dei pochi di pelle bianca ad aver appreso qualcosa dell'anima nera del jazz. Malgrado i molti detrattori non si può negare che sappia far vibrare il suo clarinetto con calore e colore autenticamente jazzistici. Leggera Djavan: «Bird of Paradise», Cbs. Tema centrale di questo album è l'intramontabile amore, linfa e ispirazione di tanti musicisti. Djavan è un bravo autore brasiliano, che si stacca dal cliché musicale del suo Paese: non si muove a ritmo di bossanova, non tenta contaminazioni strane con avanguardie anglosassoni, ma segue una personale strada musicale che dimentica il colorato mondo sonoro del Sudamerica. Molto piacevoli, le composizioni di Djavan dovrebbero incontrare il gusto di un pubblico etereogeneo, avendo il sapore brasiliano, ma non la ripetitività di un modello ormai ricercato solo da turisti di massa. Il precedente long playing «Lilas» aveva echi di California, questo «Bird of Paradise» possiede quelli del moderno Brasile che cerca di staccarsi da una tradizione ormai ingombrante. Delicatezza, gusto dell'improvvisazione, serenità, freschezza sono le caratteristiche delle undici canzoni proposte da Djavan. Che sono poi le tinte più belle per dipingere l'amore più spontaneo.

Luoghi citati: Brasile, California, Parigi, Sudamerica