E «Rocky» Nardiello sfida russi e yankee
E «Rocky» Nardiello sfida russi e yankee E «Rocky» Nardiello sfida russi e yankee E', con Parisi, la nostra speranza nella boxe DAL NOSTRO INVIATO SEUL — Sul ring di Seul è successo di tutto. Non dimenticheremo tanto presto lo sguardo fisso di Byun Jong-Il, che con pervicacia tutta coreana è stato protagonista del più lungo e solitario sit-in di protesta della storia dei Giochi: 67' immobile al suo angolo per protestare contro un verdetto, mentre attorno si scatenava una rissa che avrebbe travolto nello scandalo, fino alle dimissioni, il presidente del comitato olimpico coreano. Non senza aver prima invitato tutti gli arbitri a un party d'addio, allietato da champagne e belle fanciulle, che ha prodotto come primo risultato un verdetto scandaloso nei mosca, dove Jin-Chul Chun, coreano, ha eliminato Arthur Johnson, americano, senza affondare un colpo. E ieri la giuria, nel timore di nuove insurrezioni, ha fatto ripetere l'incontro in cui l'altro coreano Jin-Chul Chun, bloccatosi di colpo per aver sentito il gong di un altro match, era stato'messo ko da un formidabile destro dell'americano Foster: ma il coreano, ormai suonato, è finito per la seconda volta al tappeto. Fra tante facce di sconfitti, il torneo cerca ora il campione. Gli americani, traditi dal sonno di Hembrick, li hanno puntati su Riddick Bowe, 21 anni, supermassimo, uscito dalla stessa palestra a cielo aperto di Tyson, il quartiere di Bronswille, adottato dallo stesso Tyson e ingaggiato dal manager di Spinks. I coreani hanno promesso miliardi (di won) alla loro truppa di piccoletti. Una medaglia d'oro vale 240 milioni di lire e un assegno di 80 dollari al mese, per tutta la vita. E l'Italia? Con quello che passa il Coni, che è sempre molto, ha stabilito «borse» di 50 milioni all'oro, 30 all'argento, 20 al bronzo. Ma è probabile che alla fine alla cassa non passi più di uno. Il maggiore indiziato è Vincenzo Nardiello, categoria superwelter. Romano di origini napoletane, 22 anni, una faccia da pugni e una storia classica. L'infanzia povera, un padre pugile mancato, qualche disavventura con la giustizia che ne ha messo in dubbio fino all'ultimo la presenza qui a Seul. Poi, in nome dello spirito olimpico, gli è stato restituito il passaporto. Nardiello ha un paio di sogni dichiarati, conoscere Marvin Hagler e fare un film con Sylvester Stallone, e uno neppure tanto segreto: diventare il più grande medio della storia italiana dopo Nino Benvenuti. Il suo cammino vero comincia oggi contro l'abbordabile, sulla carta, Quinn Paynter. Gli avversari per il podio sono un russo (Zaichev) e un americano (Johnson). Terzo o quarto incomodo il solito Park coreano, nella circostanza Si-Hun Park. Con Nardiello scende sul ring oggi anche l'altra speranza azzurra, il calabrese Giovanni Parisi, categoria piuma, che invece l'ostacolo grosso deve abbatterlo subito. Se vince contro l'armeno Kazarian, può arrivare in finale. Poche chances invece per gli altri italiani rimasti, Mastrodonato (medi) e Magi (mediomassimi), chiusi dallo strapotere dei colleghi dell'Est e degli americani, n supermassimo Gaudiano ha combat-tutto nella notte contro il sovietico Sejbov, mentre il mosca Mannai e il leggero Campanella sono già fuori, eliminati rispettivamente da Johnson (Usa)e Zuelov (Urss). Era nelle previsioni. c. m.
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