Il sindaco di Leinì si vuole dimettere di Daniela Daniele

Il sindaco di Leinì si vuole dimettere Dopo che il Tar gli ha dato torto sulla vicenda dei bidoni Zanoobia per PEcolinea Il sindaco di Leinì si vuole dimettere *~ Ma davvero vuole dimettersi? Il sindaco di Leinì, Giu:rseppe Cozza, allarga le brac:::cia, sconsolato: 'Che altro Zpotrei fare? Quello del Tare ".'Un dictat, più che una sentenza e io non ho altri strumenti per impedire ai bidoni . "della Zanoobia di arrivare a ■ Leinì. Mi trovo in una scomodissima posizione, tra l'incudine e il martello: i cittadini mi sollecitano a continuare la battaglia, io non ho i mezzi per farlo. Finora, da ogni parte, non ho ricevuto altro che critiche e mezzi insulti». ~ - Che cosa suggerisce, allo-ra? 'Che si metta fine a que■'sti inspiegabili ritardi, che '"la Ecolinea trovi una ricollo"cazione, come da tempo i "suoi amministratori avevarìio chiesto, in una zona non 'abitata. Si deve concludere la vicenda con buon senso. '■'Non capisco perché si voglia --mantenere una situazione di -'■■profonda irritazione tra gli abitanti che continuano, tra l'altro, a picchettare i cancelli dello stabilimento, sotto la sorveglianza discreta dei carabinieri». Dopo la sentenza con cui il Tar ha annullato l'ordinanza del sindaco e riconfermato i 'poteri speciali» del commissario ad acta, ammiraglio Francese, si ha l'impressione che da Genova si attenda soltanto la riconferma dell'autorizzazione provinciale (che scadrà il 30 settembre prossimo) all'Ecolinea. E su questo punto la Lega per l'Ambiente continua a dare battaglia. Nelle ultime ore con due documenti: una denuncia al pretore di Ciriè e un ultimatum alla Provincia, entrambi presentati dal legale degli ambientalisti, avvocato Mauro Scaffa. Nella denuncia si torna sul tema della non validità dei permessi concessi dall'amministrazione provinciale alla società Ecolinea, perché dal 1° maggio 1988 il locata¬ rio dell'azienda in strada Torino (la cooperativa Socops che subaffittava lo stabilimento all'Ecolinea) aveva inviato ai proprietari (la Nordoil srl) lettera di disdetta. Data la condizione di presunta irregolarità, quindi, il Centro di Azione Giuridica della Lega chiede che si impedisca 'l'aggravarsi della situazione illegittima, vietando l'ingresso all'Ecolinea di qualsiasi ulteriore quantitativo di rifiuti» e che si disponga 'l'asportazione dei rifiuti esistenti nel deposito, ormai abusivo, perché la loro permanenza consisterebbe in una ulteriore violazione della legge penale». Alla denuncia è allegata anche copia della lettera che la Nordoil srl aveva inviato (15 settembre scorso) al sindaco di Leinì, al prefetto di Torino e agli assessori all'Ecologia di Provincia e Regione, nella quale si annunciava, tra l'altro, che era stata intra¬ presa un'azione legale nei confronti della Socops per ottenere il risarcimento dei danni «per grave inadempimento contrattuale, essendo stata mutata la destinazione degli impianti da stoccaggio di reflui e liquami industriali in deposito e, forse, lavorazione di sostanze pericolose e nocive». La Nordoil ha reso noto di aver chiesto lo sfratto della Socops per morosità, «non essendo stato fino ad ora pagato il canone di oltre 40 milioni di lire». L'ultimatum presentato dall'avvocato Scaffa alla Provincia, è invece lapidario: se durante la riunione della Giunta Provinciale, prevista per il 27 settembre, non verrà dichiarata inefficace e revocata l'autorizzazione all'Ecolinea a servirsi dello stabilimento di Leinì, sarà depositata in Procura una denuncia per 'Omissione o rifiuto di atti d'ufficio». Daniela Daniele

Persone citate: Francese, Mauro Scaffa, Scaffa

Luoghi citati: Ciriè, Genova, Torino