I vecchietti del Brasile schiacciano gli azzurri
I vecchietti del Brasile schiacciano gli azzurri Disastroso avvio anche nel torneo di pallavolo I vecchietti del Brasile schiacciano gli azzurri Deludenti Cardini e Zorzi • Oggi contro la Bulgaria (travolta daUUrss) dal nostro Inviato GIORGIO BARBERIS SEUL—L'amara giornata dell'Italia al Giochi trova riscontro anche nel poco felice esordio contro il Brasile della pallavolo, che oggi (quando in Italia saranno le 8,30) torna in campo per affrontare la Bulgaria, a sua volta «spazzolata» dai sovietici con un inequivocabile 3-0. L'esordio degli azzurri è stato pessimo: oltreché per il risultato (0-3 con parziali 715, 4-15, 15-17), per il non-gioco e per la scarsa capacita di reagire ai momenti difficili. Per lunghi periodi ci è sembrato di rivedere la squadra spenta dei mondiali in Francia di due anni fa o quella, fin troppo distaccata, dello scorso anno agli europei in Belgio. C'è voluto l'ingresso di un giovanissimo, il diciottenne Giani, perché la situazione cambiasse e perché — complice anche un calo di tensione dei brasiliani che si sentivano ormai in dirittura d'arrivo — gli azzurri rientrassero in partita. Ma era tardi: cinque match-ball annullati, non sono bastati, tanto più che non c'è stata la capacità di sfruttare il match-ball avuto a disposizione. La vera delusione è stato Andrea Cardini, un giocatore di grandissimo potenziale che però in azzurro solo raramente è capace di offrire prestazioni adeguate alla fiducia riposta in lui. Prandi, Skiba e, adesso, Pitterà negli ultimi tre anni gli hanno dato ampio spazio, ma i risultati lasciano piuttosto perplessi: ieri è difettato anche in ricezione, uno dei fondamentali in cui solitamente meglio si esprime. E Pitterà a un certo punto è stato costretto a toglierlo. Anzi proprio Gardini potrebbe perdere il posto nel sestetto-base, a favore di Giani. 'E' una decisione che voglio ancora meditare — diceva ieri Pitterà — ma che non escludo. Indubbiamente Gardini'a volte si blocca, non riesce ad esprimersi nome si conviene». Le critiche del tecnico, comun¬ que, non colpiscono solo il centrale di Bagnacavallo, che al rientro in Italia vestirà la maglia delia Sisley Treviso dopo due stagioni a Bologna con quella della Camst. 'Anche Cantagalli — si rammaricava infatti il et — ha offerto un rendimento in attacco inferiore alle previsioni. D'altronde, con la squadra che già faticava parecchio non mi sono sentito di toglierlo, visto che in ricezione era l'unico ad offrire percentuali accettabili». DI chi Pitterà non parla, invece, è di Zorzi, le cui palle vincenti (22) sono state esattamente quante quelle perdenti con una percentuale, per lui che è il miglior martello della squadra azzurra, indubbiamente insufficiente. Il muro brasiliano, con Gouveia mattatore almeno per due set, gli ha preso presto le misure e Zorzi è sembrato avvilirsi, incapace di reagire fino a che la squadra non ha dato nel suo complesso segni di ripresa. Ben differente sotto questo aspetto è stato il comportamento di Bernardi, capace di mostrare sempre le sue doti di buon lottatore. Per la sconfitta azzurra l'uomo determinante è stato comunque Renan Dal Zotto (33 palle vincenti e 16 perdenti) che nella prossima stagione vestirà la maglia della Maxicono Parma: Ghiretti e Montali possono esultare per la loro scelta. A 30 anni. Dal Zotto ha ancora molto da dire e sicuramente sarà un protagonista anche nel campionato italiano. E a proposito dell'età di Dal Zotto forse occorre fare anche una riflessione più ampia: il Brasile nell'autunno scorso aveva deciso il grande rinnovamento (quello che in Italia è iniziato tre anni fa), ma dopo un paio di tornei con risultati poco convincenti è tornato all'antico: dentro i Da Silva, i Dal Zotto, gli Xandò (costretto qui a Seul in panchina per un infortunio ai tendini), i Montanaro, e — guarda caso — la squadra è tornata a vincere. Chissà che questo non debba essere di riflessione anche per noi, visto che-delia squadra tre anni fa terza a Los Angeles in pratica oggi in azzurro non c'ètrtùtìéssùrio.
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