Non cercate l'oro nero in acqua

Non cercate l'oro nero in acqua Non cercate l'oro nero in acqua Lo sport (basket, pugilato, atletica) e" ricco di campioni negri: uniti grande eccezione ifiooto • Unir questione di peso delle ossa e, forse, un'idiosincrasia per i particolari sacrifìci della piscina dal nostro Inviato GIANNI RANIERI Seul — L'Olimpiade nuota. E mentre gli aspiranti recordmen inseguono i loro acquatici traguardi, questa disciplina che- sulla scena dei Giochi è seconda soltanto alla ragale atletica, propone (o ripropone) un insoddisfatto quesito. Perchè in piscina è esclusivamente bianco il colore della gloria? Esiste forse, come nella corsa e nel salto, nel pugilato e nel basket, un eroe nero dello stile libero, della farfalla o del dorso? Se la domanda fosse stata posta ad Avery Brundage, un miliardario in odore di razzismo, presidente del Comitato olimpico intemazionale dal 1952 al 1972, egli avrebbe probabilmente risposto che i fratelli neri non amano l'acqua. Collezionista di giade e proprietario d'una nutritissima serie di club esclusivi con ingresso vietato agli ebrei e alle persone di colore, Brundage si sarebbe però dimostrato il meno adatto ai chiarimenti. Nelle 'ricche e sportivamente felici università della California e degli altri Stati del Sud, un nero che oggi possieda muscoli e talento d'atleta ha libero accesso dovunque: si tuffi pure, se tra le sue aspirazioni c'è quella di trasformarsi in una rana. Ma lui si rifiuta all'immersione, resta all'asciutto, lascia a Matt Biondi e a Dalby il piacere della spuma. Che cos'è che limita il suo regno alla pista e alla palestra? Robert Stevenson, un pugile nero cubano, stella di passate olimpiadi, sosteneva che se fosse nato a Los Angeles o nel Texas e avesse scelto di nuotare, avrebbe dovuto accontentarsi della vasca da bagno del proprio appartamento per gli allenamenti: *Non credo che nuocerebbe olla mia salute fare il bagno con un bianco. E'più probabile che un bianco sospetti che danneggerebbe la propria, se al posto dell'oceano in cui c'è tanto spazio si dispone soltanto d'una piscina». Stevenson, professore di educazione fisica e storico della sua razza, non sapeva o non riteneva socialmente interessante sapere, che riguardo al problema esiste una scientifica teoria. É quale? Ma è semplice: i neri hanno le ossa più pesanti, e fino a quando non inventano un sistema per tenerli a galla, corrono il gravissimo rischio di colare a picco. Pensate che a Lewis, a Myricks, a Calvin Smith, importi qualcosa della dibattuta e per alcuni versi offensiva faccenda? Essi lavorano di fantasia, gareggiano seguendo l'istinto, si allenano quando l'estro gli arride, sono insofferenti della disciplina. Vuoi fare lo squalo? Benissimo, nessuno te lo vieta: ti alzi alle sei d'ogni mattino, di ogni stagione e nuoti, nuoti, nuoti fino a riconoscerti in un pesce. Ti nutrì in fretta e ritomi in piscina, sino a quando senti che ti manca il flato. Se tentenni o molli, scompari. A nanna presto, figliolo, devi essere in forma per ricominciare. E il pugilato non richiede penosi, stremanti sacrifici? Eh, un momento. Lì esiste il piacevole footing nei boschi, c'è il gusto consolatorio di prendere a pugni chi ti sta antipatico, ci sono le magnetiche luci del ring. Nel nuoto hai da nuotare e basta e quando chiudi, quando l'Olimpiade diventa un ricordo, la notte può capitarti di strillare per i reumatismi. Guardate la faccia dei nuotatori: sembra sempre che ci sia qualcuno ad aspettarli con la lenza. Hanno le afflizioni di chi vive a mollo. E guardate invece quant'è bella e allegra Fiorenzo Grifflth, 11 lampo nero del settore femmine, con le sue tutine fosforescenti, 11 body ad una gamba sola e quando se lo mette tutto intero lo completa, vedi la finezza, con il tanga. La Grifflth, pesino o siano di piuma le sue ossa, accetterebbe di bagnarsi soltanto se le consentissero d'infilare un tanga di leopardo sopra un paio di pantaloni. E come farebbe Lewis a sfoggiare i suoi bracciali e le collane, se lo obbligassero ad una dura esistenza da sardina? Non è lecito pretendere dai più celebri e temibili attori dell'Olimpiade che rinuncino alla libera e gioiosa interpretazione dello sport. Fateli volare, lanciare e giocare col pallone. L'oro nero non cercatelo in un cocktail di acqua e cloro versato in un bicchierone di cemento.

Persone citate: Avery Brundage, Brundage, Calvin Smith, Dalby, Matt Biondi, Robert Stevenson, Stevenson

Luoghi citati: California, Los Angeles, Texas