Assassinano detenuto sparando dall'esterno

Assassinano detenuto sparando dall'esterno Assassinano detenuto sparando dall'esterno REGGIO CALABRIA — Un detenuto del carcere di Reggio Calabria, Pasquale Rocco Libri, di 26 armi, accusato di appartenere alla 'ndrangheta, è stato ucciso ieri mattina mentre si trovava in cortile per l'ora d'aria. Gli assassini hanno sparato dalla finestra di uno degli edifici che confinano col reclusorio reggino. Pasquale Rocco Libri era figlio di Domenico, di 54 anni, ritenuto il capo, insieme col fratello Pasquale (entrambi detenuti con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso), dell'omonima cosca alleata con 11 gruppo dei De Stefano nella «guerra di mafia» in corso da quasi tre anni a Reggio Calabria. Domenico e Pasquale Libri, così come l'ucciso, erano stati rinviati a giudizio dai giudici istruttori di Reggio Calabria, Macrì e Lombardo, a conclusione dell'indagine sulla «guerra di mafia» che ha portato all'incriminazione di 107 persone. Nessuno detenuto che nel momento dell'omicidio si trovava con Libri è stato raggiunto dai colpi sparati contro il pregiudicato, il quale, colpito al viso è morto all'istante. La pallottola sarebbe stata del tipo esplodente, provocando effetti devastanti nel corpo del pregiudicato. L'ucciso era detenuto dal settembre del 1982, quando fu arrestato con l'accusa di tentativo di omicidio e rapina contro i titolari di un «Luna Park» di Reggio Calabria. Libri sarebbe dovuto comparire il 14 dicembre prossimo davanti ai giudici della Corte d'assise di Reggio Calabria nel processo sulla «guerra di mafia», la cui data di inizio è stata fissata proprio sabato. n padre e lo zio dell'ucciso sono detenuti a Trani. Nel 1984 il tribunale di Reggio Calabria aveva disposto la confisca dei beni della famiglia Libri, per un valore complessivo di otto miliardi di lire. Secondo la ricostruzione fatta dalla Criminalpol, la distanza dal punto da cui è stato sparato il colpo di fucile che ha ucciso Libri ed il cortile del carcere era di almeno 150 metri. 'Chi ha sparato — ha spiegato un funzionario di polizia —, anche se ha utilizzato certamente un fucile munito di cannocchiale, dev'essere comunque un tiratore di altissima precisione, anche perché gli è bastato sparare un sol colpo per uccidere Libri». Stando agli accertamenti svolti dalla polizia, le persone che avrebbero organizzato V azione omicida sarebbero state almeno tre, due con il compito di sparare ed un terzo incaricato di guidare l'automobile utilizzata per la fuga.

Persone citate: Libri, Macrì, Pasquale Libri, Pasquale Rocco

Luoghi citati: Reggio Calabria, Trani