Dalla Cuccarni alla Fonteyn sono tutti premiati a Positano

Dalla Cuccarini alla Fonteyn sono tutti premiati a Positano Una rassegna nel nome del grande Leonide Massine Dalla Cuccarini alla Fonteyn sono tutti premiati a Positano I riconoscimenti consegnati da Milly Carlucci e dal sindaco POSITANO—Ridiscendendo il ventaglio di pietre che si dirama verso' quel magico cuore di Positano che è la luminosa rada seminata di barche, consueto scenario al Premio internazionale Leonide Massine per l'arte della danza (organizzato dall'Azienda autonoma di soggiorno e turismo e giunto alla 17* edizione), meglio si comprende come in questo gioiello della natura la danza che lo anima diventi quel ritmico incrocio di tempo e di spazio in cui i frammenti del vivere quotidiano si ricompongono in una antologia di emozioni atte a restituirci per un attimo l'immagine della creatura umana sublimata a divina prometeica scintilla. Se n'è avuta conferma anche quest'anno, nonostante l'inclemenza del tempo che non ha permesso il completo svolgimento della manifestazione. Infatti già nel pomeriggio, quando una nera nuvolaglia andava oscurando dal golfo alla montagna gli ultimi lampi di sole, una piccola folla si è radunata attorno al palcoscenico eretto sulla spiaggia grande: quel fedelissimo pubblico che ama seguire la carriera dei danzatori dall'esordio alla definitiva affermazione. Negli impegnatissimi ballerini tecnica sciolta e gestire espressivo non sono mancati, e ciascuno ha ripetuto, affinandoli, passi e sequenze, studiandosi di personalizzare la conquista dell'elemento aereo secondo la gamma delle proprie doti corporee. Abbiamo cosi visto frammenti di Raymonda, Les intermittences du coeur, La strada, Emily Dickinson, Apollon Musagete, l tanghi del ricordo, brani che con altri avrebbero dovuto costituire la parte danzata dello spettacolo di gala cui erano anche stati invitati alcuni dei migliori elementi del balletto di Toscana e della Compagnia di danza del Teatro Nuovo di Torino. La manifestazione invece, iniziatasi nella consueta aura festosa con il saluto e i ringraziamenti alle autorità, al console britannico e al pubblico espressi dal direttore artistico Alberto Testa ma sotto un cielo minaccioso, per la successi"a pioggia non ha potuto andare oltre rassegnazione dei riconoscimenti ai premiati, dati dalla madrina Milly Carlucci, dal sindaco e da autorità ministeriali. I premi al merito sono andati alla prima ballerina dell'Arena di Verona, Rosalba Garavelli; al coreografo del balletto di Toscana, Orazio Messina; al giovanissimo ballerino scaligero Michele Villanova; a Sabrina Vitangeli, già premiata nel concorso «Nati per la danza» di Reggio Emilia e ora al Teatro Comunale di Firenze; a Isabel Seabra, del Teatro La Scala, dove ricopre già ruoli di prima ballerina. I premi al valore sono stati assegnati al coreografo Lorca Massine, quale continuatore devoto dell'opera paterna (quel Leonide Massine cui è intitolato il Premio Positano, già mìtico creatore di capolavori periBallet Ru$ses).,ooreogra- fo cui si devono balletti come Esoterik Satie e il recentissimo Zorba il Greco. Ad Alessio Buccafusca, fotografo altamente specializzato per magiche riprese nel campo dèlia danza; a Gheorghe Iancu, étoile prototipo del danceur noble, «l'ideale ballerino classico che ciascuno di noi sogna di poter vedere» dice la motivazione; a Lorella Cuccarmi, per la sua immediatezza comunicativa di show girl, dominatrice dei teleschermi dai quali gioca con ironica sottigliezza il suo fascino spontaneo e fulgente attraverso lo spumeggiante exploit tecnico e figurativo della danza moderna. Le Targhe speciali sono andate all'operatore culturale Gian Mesturino, anima della Compagnia del Teatro Nuovo, della Rasse gna «Il Gesto e l'Anima» e ideatore di «Vignale Danza», un festival prestigioso giunto alla sua decima edizione; alla Compagnia di Danza Teatro Nuovo di Torino, complesso emergente nel panorama della danza italiana, che ha raggiunto in pochi anni un notevole livello di omogeneità e di affiatamento; all'Arena di Verona per la migliore produ zione di balletto dell'anno 1988, Zorba il Greco; e infine alla mitica Margot Fonteyn «stella del balletto britannico e di una co stellazione che illumina il mondo della dan za», ineguagliabile nel conciliare virtuosi smo e intensa espressività lirica. Gianni Secondo