A Bolzano marcia degli italiani «Chiusa la questione autonomia»

A Bolzano marcia degli italiani «Chiusa la questione autonomia» In 500 alla manifestazione con il vicesegretario pli Sterpa A Bolzano marcia degli italiani «Chiusa la questione autonomia» «L'Italia ha rispettato tutti ì patti» - Una lettera a Cossiga: no ad ogni discriminazione BOLZANO — «Noi crediamo che l'Austria concederà all'Italia la quietanza liberatoria sulla chiusura della vertenza altoatesina, ma se ciò non dovesse avvenire, noi chiederemo che il governo italiano si disimpegni ufficialmente dal riceverla davanti all'Onu». E' il giudizio con 11 quale il vicesegretario del partito liberale italiano, Egidio Sterpa, ha chiuso ieri la «Marcia della fraternità degli italiani delle altre regioni con gli altoatesini» svoltasi a Bolzano e accolta da roventi polemiche. 'Consapevoli e serenamente coscienti che l'Italia ha rispettato tutti i patti — ha proseguito Sterpa — noi sin d'ora diciamo che consideriamo la questione altoatesina chiusa, con o senza quietanza». Alla marcia, che si è svolta per le vie del centro di Bolzano, hanno preso parte circa 500 persone, in gran parte provenienti dalle varie regio¬ ni italiane. Tra gli altoatesini presenti, oltre ai responsabili locali del pli, una delegazione del locale «Movimento Sacharov» che recava un cartello anche in lingua tedesca per il rispetto dei diritti civili. Era presente anche l'aw. Sergio Dragogna, promotore di una «Lista civica» italiana per le eiezioni regionali del 20 novembre. Alla manifestazione ha preso parte, anche una delegazione ufficiale deiComune di San Gennaro Vesuviano, un paese di 7 mila abitanti del Napoletano. Al termine della manifestazione gli organizzatori hanno reso noto il testo di una lettera aperta al Presidente della Repubblica ed ai presidenti delle due Camere nella quale si auspica che «si rendano interpreti dell'esigenza di consentire a tutta la popolazione dell'Alto Adige, indipendentemente da ragioni etniche o linguistiche, un espletamento completo e paritario dei diritti indivi¬ duali e collettivi, senza artificiose barriere che corrono il rischio di generare discriminazioni». Nel corso della manifestazione ha parlato anche 11 liberale Raffaele Costa, coordinatore del «Movimento diritti e doveri» che ha organizzato la marcia. Dopo aver osservato come la manifestazione sia stata criticata da alcuni organi di stampa e da alcuni uomini politici. Costa ha detto: «Stupisce che i comunisti, grandi programmatori di ogni genere di marcia sui temi più disparati, si debbano dolere dell'incontro di dieci rappresentanti per ogni regione italiana con i cittadini di Bolzano. Stupisce ma non troppo: c'è qualcuno che sullo statu quo, sulla divisione tra italiani di lingua italiana, sull'inerzia, sul mancato coinvolgimento dei cittadini italiani nell'impegno per un' autonomia civile ma non slabbrata, ci campa». mldl

Persone citate: Cossiga, Egidio Sterpa, Raffaele Costa, Sacharov, Sergio Dragogna, Sterpa

Luoghi citati: Austria, Bolzano, Italia, San Gennaro Vesuviano