Matthaeus fa di nuovo sorridere il Trap

Matthaeus fa di nuovo sorridere il Trap Del tedesco il terzo gol (a uno) con cui l'Inter ha superato ieri in amichevole PAnderlecht Matthaeus fa di nuovo sorridere il Trap Le altre marcature di Diaz e Ciocci - Il tecnico: «Ma la vera squadra la vedrete quando avrò Serena e Berti» dal nostro Inviato GIORGIO GANDOLFI MILANO — Cosa pretendere da un'amichevole in un caldo pomeriggio di settembre? L'Inter ha fatto onore alla gara, cercando di contrastare la squadra belga, impegnata a trasformarla in una pennichella. Il motivo era abbastanza scontato: i ragazzi di Bruxelles avevano giocato sabato pomeriggio in campionato battendo il Liegi •squadra molto dura, molto pericolosa» come osservava Goethals a fine gara. Inevitabilmente l'Anderlecht non poteva fare follie limitandosi a contenere il passivo contro un'Inter che voleva fare bella figura e ritrovare il morale dopo la discussa esibizione dell'ultimo mercoledì di Coppa. Trapattoni è convinto di esserci riuscito: 'Contro una squadra di prestigio, che non ha certo voglia di perdere neppure in amichevole, siamo andati in gol diverse volte. Certo col Matthaeus odierno e con Serena, in Coppa saremmo andati in gol cinque volte di più. Ad ogni modo per ora possiamo accontentarci anche perché la vera Inter si è vista per due terzi di partite, non era quella di Taranto o di Brescia, per non dire col Monopoli. La mia Inter è più vicina a quella degli ultimi tempi che non a quelle gare». Trapattoni in questi giorni si è sentito troppo criticato. Anche una sua intervista comparsa ieri su un giornale sportivo lasciava quasi intendere che è in atto una specie di congiura nei suoi confronti. Certe sue osservazioni hanno lasciato perplessi anche i dirigenti nerazzurri specie quando afferma praticamente di avere «raccomandato» Altobelli alla Juventus. 'Ho detto soltanto quanto ho sempre pensato sull'argo- mento». Ha invece smentito un altro concetto e cioè che la terza squadra del Milan è forte come l'Inter: «Mai sognata una simile dichiarazione, non sono matto. Ad ogni modo parliamo di questo calcio e vi assicuro che un'analisi più concreta della nostra squadra sarà possibile soltanto quando saremo a ranghi completi e cioè con Serena e Berti. Io resto contrario ai fischi di mercoledì scorso perché bene o male, a parte l'episodio del rigore, era stata una gara piacevole. Il rigore può condizionare un risultato ma non la prestazione. Contro l'Anderlecht siamo andati alla ricerca della personalità e dell'esperienza e posso dire dì essere soddisfatto perché c'è stata la ricerca del gioco anche se dietro ci siamo fatti superare un po' troppo». In verità Matteoli è qualcosa di più di un dodicesimo e lo si è visto anche ieri. Altro che Scilo, visto che siamo in argomento belga. Suo il lan¬ cio del terzo gol, sue alcune belle aperture e soprattutto una continuità di gioco che non ha avuto neppure Matthaeus, il grande assente in Coppa. Su Mandorlini e Verdelli il nostro giudizio $ abbastanza difforme da quello df Trlpattoni: entrambi sono ancora, immaturi per un ruolo così delicato come quello di libero. Anche Verdelli si limita alla normalità, un libero da Inter deve dare qualcosa di più. Auguriamo a Trapattoni che entrambi migliorino altrimenti la difesa nerazzurra è attesa da altri tempi duri. Velocemente la cronaca. 8': azione Matthaus-Diaz e rapido sinistro in rete dell'argentino. Risponde prontamente l'Anderlecht al 9' approfittando dell'incertezza dei difensori: Bergomi, Mandorlini, Verdelli indugiano e Grun ne approfitta: lai. 13': contropiede di Ciocci che perde la palla, recupera Bianchi per appoggiare allo stesso Ciocci forse in fuorigioco: tiro e gol con timide proteste dei belgi. 18': segna l'islandese Gudjohnsen (è piaciuto molto a Fraizzoli che l'ha raccomandato a Beltrami) ma il guardalinee segnala un fuorigioco (forse inesistente) e Pairetto è costretto ad annullare. Ripresa: Diaz sbaglia subito un gol da fare (47') poi si fa perdonare appoggiando bene a Ciocci (58'): il pallone va oltre la linea di mezzo metro, il potente Keshi scucchiaia fuori, il guardalinee non vede niente, tutto regolare anche per l'arbitro. Una bella parata di Malgioglio (63') su Grun, appena entrato fra i pali al posto di Zenga, poi al 75' la terza rete: azione molto bella e veloce. Lancio di Matteoli, rifinitura di Ciocci e botta finale di Matthaeus: è il primo gol del tedesco a San Siro, grandi applausi. '• 3-1 Inter: Zenga 6,5 (61' Malgioglio 6,5); Bergomi 6 (46'Ferri 6),Nobile 5,5; Brehme 6,5 s(46' Baresi 6), Mandorlini 5,5, Verdelli 5,5; Bianchi 6,5 (56' Rocco 6), Matteoli 7, Diaz 6 (61* Morello 6), Matthaeus 6,5, Ciocci 6. Anderlecht: De Wilde 6; Jankovic 6, Grun 6,5; Keshi 6,5, Andersen 6, Vervoort 6, (67' Ukkonen 6); Kooiman 6, Nilis 6 (57' Wuyts 6), Gudjohnsen 7 (76' Oliveira sv), De Groote 6, Krncevic 6. Arbitro: Pairetto 6. Reti: 8' Diaz, 9' Grun, 13' Ciocci, 75' Matthaeus. Spettatori: 15 mila di cui 11.995 paganti per un incasso di 137.017.000.

Luoghi citati: Brescia, Bruxelles, Milano, Taranto