Graf-Sabatini rivincita a, Seul

Graf-Sabatini rivincita a Seul Graf-Sabatini rivincita a Seul Per i reduci da New York il prossimo appuntamento è alle Olimpiadi - Ma ai Giochi ci saranno molte assenze in campo maschile DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK — Per i tennisti che hanno concluso gli US Open il prossimo appuntamento non fa parte del circuito del Nabisco Grand Prix per gli uomini o del Virginia Slims per le donne, e nemmeno dei tradizionali impegni a squadre della Federazione intemazionale come la Coppa Davis o la Federation Cup, ma ha un particolare valore perché si tratta del rientro del tennis alle Olimpiadi, in maniera ufficiale dopo l'edizione dimostrativa di Los Angeles. A Los Angeles i due ori erano andati a Stefan Edberg e a Steffi Graf che anche questa volta saranno in gara per ripetere l'exploit all'Olimpie Park di Seul. Seul costituirà la prima occasione di rivincita ed in campo femminile sarà proprio Gabriela Sabatini la principale avversaria di Steffi Graf oltre a Chris Evert. Quest'ultima in extremis ha deciso di partecipare scalzando la Bui-gin dalla squadra americana, che comprende anche Shriver e Garrisou. Per le azzurre saranno in gara Cecchini e Garrone. Le principali assenze riguardano Navratilova, Mandlikova, Mary Jo Fernandez e McNeil. In campo maschile gli svedesi Wilander ed Edberg do¬ vranno contrastare soprattuto Mecir, che vorrà riscattare l'opaca prova degli US Open, gli americani Mayotte e Gilbert, lo jugoslavo Zivojinpvic, e soprattutto gli australiani, rivelazione a Flushing Meadow, in particolare Darren Canili, visto che le anticipate convocazioni hanno fatto preferire gli esperti Fitzgerald e Masur ai giovani rampanti come Woodforde, Stoltenberg, Frawley. Cane, Nargiso e Camporese i rappresentanti azzurri. Più considerevole che in campo femminile la lista degli assenti che ai già annunciati nomi di Lendl, Connors, McEnroe, Agassi, Nystrom, Pernfors, Noah ha visto in extremis aggiungersi anche quelli dell'australiano Pat Cash e del tedesco Boris Becker. Entrambi per infortunio ma forse anche per invito nascosto della federazione internazionale che tende ad evitare grane soprattutto per motivi di politica apartheid. Cash e Becker figuravano infatti nella lista nera dei giocatori che avevano giocato gli Open di Johannesburg. Proprio Cash era stato contestato dai movimenti antiapertheid australiani in occasione degli ultimi Australian Open con il lancio di palline dipinte di nero. r. c.

Luoghi citati: Los Angeles, New York