Ha vinto il bresciano Zaina

Ha vinto il bresciano Zaina CICLISMO Si è concluso il Giro della Valle d'Aosta Ha vinto il bresciano Zaina AOSTA — Il bresciano Enrico Zaina, 21 anni, ora cuoco ma prossimamente debuttante tra i «prò» al fiancò di Bontempì, ha vinto l'ormai famoso Giro della Valle d'Aosta per dilettanti. Le considerazioni in merito al suo successo prendono l'avvio da una frase dello sconfitto Tonetti: 'Purtroppo io ho attaccato nei momenti che non dovevo e l'ho pagata cara». L'alfiere della Mecair, indossata la maglia di leader nella frazione di Torgnon dopo un grande recupero sullo svizzero Niederberger (che ha comunque vinto la tappa, complice Carcano che ha rotto la fuga del giorno), ha poi sempre mostrato il petto agli avversari ostinandosi a non concedere loro nemmeno le piccolezze, tanto da farsi trafiggere. E a conferma citiamo la sua folle offensiva a metà della gara verso Cogne (dove è arrivato primo il locarnese olimpico Puttini, lasciato vincere bene e solo perché non uomo di classifica). Ciò nonostante ha voluto ancora dettare il ritmo nella tappa di La Thuile (il successo è andato al veneto Furlan che ha fatto uno scatto secco in sprint) prima di accusare il tutto e di andare invano a chiedere l'aiuto di altre squadre al fine di ricucire gli strappi con le loro 'trenate». E l'azzurro Zaina, della Carrera-Inoxpran, è sempre rimasto abbottonato a cercare di raccogliere tutto ciò che era possibile e l'occasione propizia gli è capitata nel tappone giunto in Alta Savoia a Cluses (vittoria in vo¬ lata di Pierobon): sul Col de Saisies erano in fuga Niederberger, Puttini, Gusmeroli e Tonetti; dietro Zaina ha visto che si guardavano a vicenda e ha intuito che solo in quel momento avrebbe potuto attaccare. E' rientrato in discesa grazie all'allungo di Gotti e Pierobon che ha accorciato le distanze con i fuggitivi e ha sopreso Tonetti. Si temevano le due semitappe della giornata conclu- siva ma sia la sua robusta squadra sìa i favori e le simpatie che ha nel gruppo hanno tenuto sotto controllo la situazione, concedendo i successi a Passy e Aosta ai tedeschi Matwew e Wust che hanno così iscritto per la prima volta il nome della Germania Federale nelle pagine del Giro. In classìfica Zaina ha avuto il medesimo tempo di Tonetti (Mecair) ma una migliore classifica a punti, terzo è stato Niederberger (Ticino, e prossimo professionista con Savio) a 46"; quarto Pierobon (atleta della Passerini, dall'indiscussa classe e già dell'Atala) a 47"; quinto Kayser (Germania) a l'17". Una nota la meritano ancora Giorgio Furlan (primo anche a Chàtillon), Cattai, Lanfranchi (miglior giovane), Gusmeroli e lo scalatore Gotti. Ma alla fine c'è stata malinconia per la delibera di inserire il 'petit tour» nella categoria C (gare a tappe con un massimo di quattro giorni e per club italiani ed esteri). E' un abito che sta stretto al più classico dei Giri. Mario Bocchio