Metti una Ferrari tra Senna e Prost

Metti una Ferrari tra Senna e Prost FORMULA 1 Il Gran Premio d'Italia, in programma domenica a Monza, può assegnare il titolo mondiale Metti una Ferrari tra Senna e Prost Alla stretta finale il duello fra i due piloti della McLaren - Per la scuderia di Maranello il ruolo di outsider, con la speranza di avvicinare le vetture inglesi - In settimana l'approvazione per i lavori di ristrutturazione del circuito di CRISTIANO CHIAVEGATO Il circuito di Monza, a dispetto delle beghe politiche, con tutta probabilità continuerà ad esistere ed a ospitare gare prestigiose, ad essere un tempio dell'automobilismo mondiale. Fra un paio di giorni, infatti, dovrebbero essere definite, da parte del Comune di Milano, le procedure per il rinnovo degli impianti, necessario per ottenere da parte della Federazione Internazionale la concessione del Gran Premio d'Italia di Formula 1 negli anni a venire, dopo le recenti minacce di cancellazione se i lavori di ristrutturazione non fossero stati garantiti entro breve tempo. Così i giorni che introducono alla più importante settimana agonistica della stagione si iniziano nel modo migliore, sotto il segno della distensione, ammesso e non concesso che non ci siano altre brutte sorprese. L'attesa della dodicesima prova del campionato mondiale, conclusa l'annosa vicenda, si centra quindi su due interrogativi. Il primo riguarda rassegnazione del titolo: la lotta fra Prost e Senna è giunta alla stratta conclusiva. A dispetto delle dichiarazioni di resa del francese al termine del Gran Premio del Belgio, c'è da aspettarsi una reazione d'orgoglio del due volte campione del mondo, su una pista che, tutto sommato, si addice sempre alle sue possibilità. C'è chi sostiene che Prost abbia voluto, riconoscendo la superiorità del rivale, giocare la carta sottile della psicologia, cercando di togliere un po' di concentrazione al rivale. Onestamente non credia mo che Senna si presenterà a Monza pensando di avere la strada spianata. Il brasiliano anzi, proprio nell'ipotesi di chiudere la partita in antici po (un'altra sua vittoria non gli darebbe ancora la certezza matematica ma gli offrirebbe un margine tale di vantaggio da considerarsi virtualmente campione) spingerà al massimo, sia in qualificazione che in gara. Nel gioco delle probabilità forse, dopo una serie incredibile di risultati positivi e quattro affermazioni consecutive, Ayrton potrebbe anche essere sfavorito. Ma sarà difficile in ogni caso batterlo, vista la maturità raggiunta ed anche la grande determinazione che non lascia nulla al caso. Per gli amanti delle statistiche diremo che se Prost è il recordman delle vittorie (32) in nove anni di attività, avendo debuttato in F.l nel 1980, Senna, cinque anni più giovane (esordio nel 1984) è «soltanto» salito sul gradino più alto del podio in 13 occasioni ed ha dunque una fame di successi assai più marcata. Il sudamericano, pur avendo disputato poco più della metà delle gare dell'avversario (73 contro 132) ha percorso al comando 4616 chilometri contro i 7580 di Alain. Questo significa che con una vettura affidabile come la McLaren attuale è facile prevedere ancora una sua affermazione. n secondo interrogativo riguarda la Ferrari. Riuscirà la scuderia di Maranello ad av- vicinarsi maggiormente al team inglese? E ciò che più preme ai fans del Cavallino Rampante, esiste la speranza di vincere una corsa prima della fine della stagione? Una domanda questa alla quale è assai problematico rispondere. Nella prova di Frane orchamps, a di là del duplice ritiro di Berger e di Albereto, si sono visti dei progressi a livello cronometrico. Nelle officine di Fiorano ed anche venerdì scorso a Monr za in pista, si è lavorato parecchio per cercare di risolvere i guai che riguardano non solo l'utilizzazione del motore e i consumi di carburante, ma anche l'affidabilità, perduta evidentemente nel tentativo di apportare veloci modifiche alle caratteristiche del sei cilindri turbo. Un'impresa quasi disperata che secondo una logica non potrebbe dare i frutti sperati a breve scadenza, cioè già domenica a Monza. La speranza è però—come si dice — l'ultima a morire. Sarebbe sbagliato creare pericolose ed inutili illusioni. Tuttavia esiste almeno il fondato presupposto che la Ferrari si presenti al Gran Premio d'Italia nel ruolo di outsider un po' più pericolosa, magari per inserirsi come arbitro del duello Prost-Senna. Basterebbe uno spunto, ad esempio una pole position raccolta anche con un pizzico di fortuna per scatenare gli entusiasmi della folla. In ogni caso i tifosi dovrebbero raccogliersi intorno alla squadra modenese, essere vicini ad Albereto e Berger in quanto rappresentano l'unico ostacolo contro lo strapotere McLaren-Honda. E contro la noia che quest'anno ha fatto da motivo conduttore ad una Formula 1 che ha bisogno di essere vivacizzata, anche se la lotta Senna-Prost costituisce sempre un grande spettacolo. IN RICORDO DI RONNBE Dieci anni fa, 1'11 settembre 1978, scompariva dopo il terribile incidente di Monza il pilota svedese Ronnie Peterson. La memoria di un corridore generoso e di grande talento, un autentico purosangue dell'automobilismo, è rimasta nel cuore dei tifosi. Per ricordarlo, in occasione del prossimo Gran Premio d'Italia verrà consegnato all'autore della pole positura un prezioso piatto d'argento