Questo Concordato discutibile è proprio una soluzione ambigua

Questo Concordato discutibile è proprio una soluzione ambigua Questo Concordato discutibile è proprio una soluzione ambigua La recente sentenza del Consiglio di Stato riguardante l'insegnamento religioso e la cosiddetta ora alternativa induce ad una amara riflessione: l'educazione religiosa da fatto culturale e di fede è stata ridotta, per colpa dell'oltranzismo cattolico, ad una serie di cavilli burocratico -giuridici con cui si è cercato di interpretare, «ad usum delphini», un Concordato di per sé ambiguo e discutibile. Per quanto privilegiata dalla sentenza, la religione cattolica non meritava un simile trattamento, poiché, quando si devono valutare problemi di fede, il modo di porsi dovrebbe essere totalmente diverso. Per altro, è la stessa logica concordataria che porta con sé come conseguenza il patteggiamento e la disquisizione interpretativa: solo la scelta separatista garantisce un'autentica libertà religiosa perché lo Stato laico — come diceva A. Passerai d'Entrèves — pratica una rigorosa neutralità in materia di fede. La sentenza contiene inoltre un che dì aberrante in quanto la sorte degli allievi che non si avvalgono dell'insegnamento cattolico è stata decisa in base al Concordato e all'intesa tra la CEI ed il ministero della PI.: se non si vuole l'ora di religione, sussiste l'obbligo — secondo la Chiesa — di partecipare all'ora alternativa che nessuno ha finora capito che cosa sia. Quando si aprì il dibattito in proposito, la no¬ stra classe politica avanzò moltissime proposte. Eccone alcune: ecologia, sanità, protezione civile, educazione civica, studio della segnaletica stradale (sic!), educazione sessuale, uso del computer. Come si vede, la fantasia non manca, anche se va detto subito che tutte le ipotesi avanzate non sono affatto «alternative», poiché questi interessi «terreni» toccano sicuramente anche gli alunni che frequentano l'ora di religione. Altri hanno parlato di lezioni di «etica laica», forse dimenticando che la laicità è un metodo e non una dottrina da insegnare come una sorta di catechismo. Altri ancora hanno proposto una «storia delle religioni», fingendo di ignorare che attualmente non esiste neppure una laurea «ad hoc» e soprattutto che già oggi l'elemento religioso, com'è giusto, viene ampiamente trattato in tutte le discipline umanistiche. In effetti la vera alternativa ad una religione è rappresentata da un'altra religione oppure dall'agnosticismo o dall'ateismo. Qualsiasi altra idea—per originale che sia — sarebbe artificiosa Non è quindi possibile pretendere che il ministro Galloni trovi una soluzione di per sé impossibile: solo il superamento del Concordato potrà infatti garantire nella scuola e nella società un'autentica libertà per tutti e l'abbattimento di ogni illegittimo privilegio. Pier Franco Quaglienì

Persone citate: Galloni, Pier Franco