«La tv delle ragazze» con ironia di Donata Gianeri

«La tv delle ragazze» con ironia Dal 19 settembre su Raitre dodici puntate di comicità «post-trasgressiva» «La tv delle ragazze» con ironia Tutte donne in studio — 40 tra attrici e tecniche — per la parodia di una giornata televisiva TORINO—Le Ragazze sono in ottima forma. Finito lo stress della registrazione e. del minuto contato, levigate e rimesse in sesto dalle vacanze, appaiono soddisfatte e trepide per questa figlia voluta con tutte le forze che, concepita nello studio PI di Torino agli inizi di gennaio, vedrà la luce il 19 settembre, dopo nove mesi esatti. -La tv delle ragazze» (dodici puntate ogni lunedi su Rai3 alle 21,30), ha già fatto un gran parlare di sé: e per l'insolito cast di sole donne (tre uomini in tutto e piuttosto spaesati: il montatore, l'autore delle musiche e un aiuto regista) e per il suo opporsi ai meccanismi tradizionali del varietà, il pubblico in sala, la risata finta, la volgarità gratuita. E c'è chi si aspetta una trasmissione femminista, chi invece una trasmissione osée: nulla di tutto questo, piuttosto una trasmissione nuova, carica di sottile ironia: -Diciamo addirittura post-trasgressiva — spiega Serena Dandini che firma il programma insieme a Linda Brunetta e Valentina Amurri — nel senso che esce dopo una combattutissima stagione televisiva in cui si è detto e fatto proprio tutto, toccando livelli inauditi. Stagione duramente competitiva e anche un po' stupida, che ci auguriamo conclusa». Le tre autrici provenienti da esperienze radiofoniche e televisive, alcune delle quali condotte in comune, hanno lavorato a sei mani in grande allegria: -il programma è stato idealo nella casa di campagna di Serena e ha preso forma nella cucina di casa mia, tra molti caffè, spaghetti e risate», dice la Amurri. L'idea, ventilata dal capostruttura di Rai3, Voglino, era quella di dare un volto nuovo alla comicità femminile, così scarsa di protagoniste in Italia: -Si trattava di scavare in quel pianeta donna che opera nei teatri off e nei cabarets periferici per tirar fuori giovani attrici bra¬ ve che non avevano l'opportunità di farsi conoscere. Sapevano che il terreno era fertile, infatti ci è bastato un mese per trovarne oltre il doppio di quelle che ci occorrevano: un vero peccato non poterle scritturare tutte». Le prescelte sono venti, fra cui alcune note, come Susy Blady, Monica Scaturii, Leila Costa, Angela Finocchiaro, altre meno note, altre ancora esordienti. Questa valanga di donne, una quarantina in tutto tra attrici e tecniche (costumista, coreografa, scenografa, ottimizzatrice e via di questo passo), capeggiata da una bellicosa e biondissima regista, Marilena Fogliato, si è abbattuta nel gennaio scorso sul Centro Rai di Torino che vanta solide radici tradizionaliste. E fu, a dire di tutte, un impatto terribile: -Da un lato noi, pazzarelle, sconosciute, all'apparenze svampite in realtà molto decise, dall'altro un personale maschilista e abituato ai grossi nomi, alle dive, ai registi uomini accreditati, ai copioni visti, rivisti, corretti». Almeno all'inizio, le Ragazze ebbero vita dura: c'erano le prese in giro continue e le battute pesanti degli addetti allo studio, c'era la difficoltà estrema di dirigere attrici che non avevano la benché minima manicatura televisiva: 'Giorno per giorno ci arrampicavamo sui vetri scoprendo quanto fosse arduo scrivere per delle esordienti: spesso trascorrevamo la notte per farle entrare nella parte al punto giusto. Se avessimo lavorato con professioniste, certo, sarebbe stato più semplice, ma non avremmo ottenuto lo stesso risultato di freschezza, immediatezza, gioiosa e divertita partecipazione che viene fuori dallo spettacolo. C'è stato addirittura un momento in cui le Ragazze erano cosi caricate che ci siamo dovute preoccupare di raffreddarle». Ogni puntata vuole parodiare un intero palinsesto televisivo: si va dal primo mattino con Sveglia Italia!, in cui Susy Blady ci introduce nella camera da letto di una diva del momento, passando attraverso i vari telegiornali con annunciatrice sinuosa e ammiccante, senza dimenticare la presa per 11 bavero delle grandi campagne pubblicitarie. Non manca neppure il «salotto di mezzogiorno» condotto da Monica Scattali affondata in Incredibili ruches di tulle, pouff e ponpon, la telenovela strappalacrime Cercasi sciampista e l'angolo sexy in cui celebri personaggi maschili confessano un loro desiderio nascosto e un po' dark. 'Il compito più diffìcile — dice la regista Fogliatti — è stato quello di capire il carattere di noi tutte, poiché si trattava di una trasmissione particolare, mancando il lato maschile a far da contrappeso e bisognava, quindi, far scaturire un certo feeling». U feeling, c'è stato. Concludendo, le autrici, con leggera ironia: 'Comunque vada, ci ritroviamo con un sacco di amiche nuove, lato da non sottovalutare. Perché in fondo, come ci ripetiamo davanti allo specchio tutte le mattine, la vita è molto più importante della televisione». Donata Gianeri Serena Dandini, Valentina Amurri e Linda Brunetta firmano un programma che propone una nuova comicità femminile

Luoghi citati: Italia, Torino