Dopo le promesse, una strage

Dopo le promesse, una strage Decine di piante abbattute per la ristrutturazione del mercato in corso Brunelleschi Dopo le promesse, una strage Protestano i cittadini del quartiere: «Ci avevano garantito che non sarebbe stato scalfito neppure un tronco, ora scoprono che sono malati» - Il servizio alberate: «Saranno sostituiti» Decine di alberi sono stati abbattuti in corso Brunelleschi. nel tratto compreso tra corso Peschiera e via Bardonecchia, dove sono in corso i lavori per sistemare l'area del mercato e dotarla di servizi igienici. -E la strage continua, benché ci avessero formalmente garantito che neppure un tronco sarebbe stato scalfito- afferma Giulio Corrado, pensionato, corso Francia 356. Prosegue con rabbia: -Dobbiamo assistere impotenti mentre distruggono ad una ad una quelle piante che ci hanno fatto compagnia, ristorandoci con la loro ombra, per tanti anni. Inutile telefonare in Comune o alla Circoscrizione, la risposta è sempre la stessa: sono malate». Altre voci adirate fanno eco a quella di Giulio Corrado: -Proprio adesso che devono sistemare il mercato si accorgono, vedi la combinazione, che quei tronchi potrebbero morire da un giorno all'altro*. Il corso si è ormai trasformato in un gigantesco cimitero, nella parte centrale della carreggiata vengono allineati i fusti sradicati dal terreno. -Quelli che hanno la possibilità di riprendersi — assicura il responsabile del servizio Giardini e Alberate, prof. Perrucchietti — verran110 trapiantati alla Pellerina o nei nostri vivai*. D'accordo, ma di quale malattia soffrono? Il legno, è la risposta degli esperti, non è minato né da parassiti, né da virus, patisce soltanto la vicinanza dell'uomo che. talvol¬ ta, può essere assai più pericoloso. -Quegli alberi hanno subito maleducazione e inciviltà: dai rifiuti ammucchiati alla base del tronco e marcili, al sale antineve che ha impregnato la terra, ai chiodi infissi nei tronchi. Come si può pretendere che ancora godano buona salute, soprattutto gli aceri campestri, che sono essenze piuttosto delicate già in situazioni normali?-. Sostiene l'ing. Pennella, capo ripartizione ai Lavori Pubblici: -Il progetto dell'in- tervento, affidato all'impre sa Menardi, prevedeva il ri spetto assoluto di tutte le piante, tanto è vero che la nuova pavimentazione, in piastrelle di cemento anti sdrucciolo, ricalca il vecchio tracciato*. Purtroppo, dicono ancora i tecnici del Comune, si sono dovuti rispettare i livelli del terreno, con la conseguenza che alcune piante avrebbero avuto la parte superiore delle radici scoperte. Altre radici sono state tagliate durante i lavori di scavo, minando l'in tegrità degli aceri, già preca f- ria. -Abbiamo dovuto toglierli — dice ancora Perrucchietti —, ma nessuno pensi che lasceremo il corso spoglio. Metteremo a dimora dei Cel tis Australis, noti come bagolari, più robusti, che già ornano, tra gli altri, via Sacchi e i corsi Peschiera e Allama110*. Il gruppo comunista in consiglio comunale ha rivolto sull'argomento un'interroga zione urgente al sindaco. Carlo Novara Numerose e immediate le proteste per gli alberi abbattuti

Persone citate: Carlo Novara, Giardini, Giulio Corrado, Menardi, Peschiera