Ai Caschi blu il Nobel della pace di Ennio Caretto

Ai Caschi blu il Nobel della pace Per il prestigioso riconoscimento erano in corsa anche Reagan e Gorbaciov Ai Caschi blu il Nobel della pace Un tributo indiretto ai successi di de Cuéllar • Andreotti: un altro segnale del molo che possono svolgere le Nazioni Unite - Nancy polemica: e mio marito? - Il denaro servirà a finanziare le operazioni del contingente OSLO — Il premio Nobel per la pace è stato assegnato alle forze dell'Onu, i caschi blu. Nella motivazione del riconoscimento si legge che 'le forze delle Nazioni Unite hanno contribuito in condizioni estremamente difficili a ridurre le tensioni laddove un armistizio è stato negoziato ma deve essere firmato ancora un trattato di pace». Il portavoce del comitato ha detto di sperare che il premio possa aiutare le forze dell'Onu nelle loro future missioni. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Nel triangolo della pace — il Palazzo di vetro di New York, la Casa Bianca e il Cremlino — ora si dice che de Cuellar ha «rubato» il Nobel a Reagan e Gorbaciov, sia pure involontariamente. Oltre ai caschi blu dell'Onu, anche il presidente americano e il leader del pcus erano infatti in lizza, insieme, per il pre¬ mio. Sino all'ultimo minuto anzi, la loro vittoria appariva certa e con essa si dava per probabile un quinto vertice a Stoccolma il prossimo dicembre, n Comitato del Nobel li ha scartati per non influire sulle elezioni americane e sulla perestrojka. Non si sa come abbia reagito alla notizia Gorbaciov, la cui candidatura era stata avanzata dal ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze a Washington la settimana scorsa. Reagan si è •congratulato con i caschi blu-, ha detto il suo portavoce, «e con de Cuellar per la sua leadership dell'Onu». Ma almeno una persona non ha nascosto il proprio rammarico: la first lady Nancy secondo la quale il Nobel avrebbe degnamente suggellato la svolt. imposta alla storia dai due leader. 'E'ingiusto», ha esclamato appena appresa la notizia, ricordando che pev la One della guerra del Vietr.ar-.. nel '73. il Comitato insigni del premio Henry Kissinger e Le Due Tho, i due negoziatori. E' convinzione generale che il Comitato abbia premiato i caschi blu per premiare de Cuellar. Le candidature al Nobel vanno presentate entro il primo febbraio, e in quella data il segretario dell'Onu era ancora impegnato in trattative di pace in apparenza sterili, ma che di li a poco avrebbero dato risultati clamorosi. I caschi blu invece, 10 mila circa in tutto, erano già impegnati sui fronti più diversi, e uno di loro, il colonnello americano Higgings, era, ed è tuttora, ostaggio dei terroristi in Libano. Altri candidati erano: il leader nero Mandela, in carcere in Sud Africa da oltre vent'anni, e un secondo ostaggio a Beirut, l'inglese Terry White, portavoce della Chiesa Anglicana. La scelta dei caschi blu era la più ovvia perché la meno con¬ troversa. La pace è il compito istituzionale dell'Onu e dei caschi blu, e senza la graduale convergenza tra Reagan e Gorbaciov non sarebbe stata realizzata. A molti il Nobel alle Nazioni Unite è sembrato perciò un'assurdità. Ma l'Onu attraversa uno dei momenti più felici della sua storia e il premio costituisce un importante incitamento. Anche il ministro degli Esteri italiano Andreotti, nel suo discorso di ieri all'Onu, ha sottolineato come il premio sia un altro segnale dei successi e delle possibilità delle Nazioni Unite. Nel rispetto della tradizione, l'ingente somma di denaro servirà a finanziare alcune delle operazioni di pace. Davanti a! titolo di un giornale della sera, «De Cuellar batte il duo ReaganGorbaciov», il segretario ha storto la bocca. Questo diplomatico peruviano di 65 «tini, alla vigilia del rinnovo del mandato (a questo punto nessuno glielo negherà), avrebbe preferito non essere tirato in ballo. Commentando il premio ha ricordato i sette precedenti Nobel dell'Onu, uno per la pace in Medio Oriente nel '49, due all'Unicef, l'agenzia che si occupa dell'infanzia, uno all'Organizzazione del lavoro, uno al Commissariato dei rifugiati, uno a Hammarskjold, il più insigne dei suoi predecessori. «// premio — ha dichiarato — sottolinea che la ricerca della pace è un'impresa universale che coinvolge tutti i popoli del mondo». De Cuellar comunque andrà a ritirare di persona il Nobel a Stoccolma il prossimo dicembre, e sarebbe bello, ha commentato qualcuno al Palazzo di Vetro, se Reagan e Gorbaciov fossero presenti, in segno di omaggio e di fiducia nelle Nazioni Unite. Bello, ma estremamente improbabile. Ennio Caretto