La Fiat strategica per Deutsche Bank

La Fiat strategica per Deutsche Bank Il presidente del colosso tedesco spiega il patto con il gruppo torinese La Fiat strategica per Deutsche Bank Un ponte per possibili collaborazioni -1 programmi dell'istituto guidato da Herrhausen: sbarco in Usa e nelle assicurazioni - Grazie all'acquisto nella Bai, l'Italia è la seconda piazza della banca DAL NOSTRO INVIATO BERLINO — La partecipazione nella Fiat è importante all'interno della strategia di internazionalizzazione della Deutsche Bank: lo ha detto ieri in una conferenza stampa a Berlino il presidente dell'istituto di credito tedesco, Alfred Herrhausen. La Deutsche Bank — ha affermato — non è entrata nel gruppo italiano per creare delle sinergie con la Mercedes (di cui detiene anche una partecipazione), ma la sua quota nelle due società può essere vista come un «ponte» per una possibile cooperazione. Herrhausen ha sottolineato che l'ingresso nella compagine azionaria Fiat è stato deciso perché si prospettava come un buon affare e un modo per allacciare relazioni amichevoli con l'industria e non per esercitare una forma di potere: -Voi sapete che a un certo punto ci siamo trovati in maiio una quota di azioni Fiat da vendere che rientravano nell'ex pacchetto libico — ha detto; — una parte le abbiamo collocate sul mercato, un'altra no. A questo punto dovcvaino decidere che fare: abbiamo pensato che era un buon mezzo per concludere affari con la Fiat e stabilire un rapporto amichevole basato anche su legami societari. Lo stesso Giovanni Agnelli ha dato il suo benvenuto alla nostra decisione di non vendere le azioni-. Herrhausen ha spiegato che l'ingresso tra i grandi azionisti Fiat fa parte di una strategia iniziata 120 anni fa che ha portato la banca ad acquisire partecipazioni in istituti di credito e industrie. La linea europea della Deutsche Bank è stata definita due anni fa quando si è trattato di decidere l'acquisto della Banca d'America e d'Italia. L'acquisto della Bai è avvenuto nel rispetto delle sue caratteristiche, il suo nome non verrà cambiato, ma ne verrà potenziata l'attività: 'Siamo partner che credono nelle strutture nazionali- ha detto. Oggi la Bai è la presenza estera della Deutsche Bank più importante, con 100 filiali in tutte le parti d'Italia. Quanto alle prospettive per il mercato europeo aperto del '93, Herrhausen ha detto che non sono prevedibili in futuro importanti fusioni o acquisizioni tra istituti di credito. Le soluzioni per espandersi, ha fatto notare, sono tre: aprire delle filiali, ma richiede investimenti finanziari e in uomini; comprare delle altre banche, che esige solo stanziamenti ma che è reso difficile dalle legislazioni e dalla mancanza di importanti istituti in vendita; ed infine trovare accordi. La strada più praticabile è quest'ultima e la Deutsche Bank comunque non starà a guardare. Anche il mercato Usa rientra nei possibili obiettivi di acquisizioni dell'istituto di credito tedesco. E' pure possibile che la Deutsche Bank decida di fa re un passo nel settore delle assicurazioni entro fine an no, ma la cosa non è sicura. Paolo Giovarteli!

Persone citate: Alfred Herrhausen, Giovanni Agnelli, Herrhausen

Luoghi citati: Berlino, Italia, Usa