E' record in Borsa di Valeria Sacchi

E' record in Borsa L'indice (+1,49) ai massimi dell'88 E' record in Borsa Interbanca rinviata tre volte al rialzo ■ Prosegue la corsa delle Pirelli - Brillano assicurativi e bancari MILANO — Interbanca e Pirellina hanno tenuto banco anche ieri a piazza Affari. La prima è stata addirittura sospesa: dopo il terzo rinvio per rialzo, il prezzo non è stato rilevato. La seconda ha continuato ad essere al centro della domanda. Anche grazie a questo interesse, il listino è risalito ai massimi dell'anno (marzo scorso), con l'indice Comit a 544,95, in progresso deU'1,49%. Sia su Interbanca che su Pirelli resta ben celata la mano dell'acquirente, nonostante entrambi i rastrellamenti siano in atto da tempo, vale a dire dalla tarda primavera. Di Interbanca, solo negli ultimi due mesi è passato dal parterre quasi il 20% del capitale ordinario e il 25% dei titoli privilegiati, quote in grado di mettere certamente in difficoltà, volendolo, l'azionista di maggioranza relativa, Giovanni Auletta Armenise che, attraverso la Banca dell'Agricoltura, detiene ufficialmente il 43% del capitale ordinario dell'istituto. In sede straordinaria, infatti, conterebbero anche le azioni privilegio, cosicché il 43% scenderebbe di fatto al 24%. Ieri, comunque, Interbanca ordinaria è schizzata dalla chiusura a 29.700 lire di martedì a 33.200 lire (e da 21.870 a 24.200 le privilegiate), e questo dopo nemmeno un'ora di contrattazioni. All'ipotesi che vorrebbe il Romagnolo, presente nel sindacato con il 2,16%, impegnato nell'acquisto, si è aggiunta ieri l'ipotesi Ameritalia, secondo azionista di Interbanca stessa, controllata dalla Deutsche Bank, mentre Carlo De Benedetti ha smentito ufficialmente un suo interessamento. Cer tamente uno degli acquiren ti del titolo è lo stesso Aulet ta che, insieme ai suoi par tner, avrebbe oggi non me no del 51%: la prova è che nel prossimo consolidato Bna verrà compresa l'atti vita dell'istituto a medio termine. Una terza possibi lità è che esista già un acquirente della quota Bna in Interbanca, e che questo movimento sia mirato a far se gnare dalla Borsa un certo prezzo. Passando a Pirelli, ieri il titolo della finanziaria che controlla il gruppo è salito del 2,6% mentre Pirellona ha guadagnato l'i,2% nell'ordinaria e il 2,8% nella risparmio. Si calcola che di Pirellina sia stato messo insieme un pacco non inferiore al 3%: un'operazione che viene da lontano ma che ha avuto un primo colpo di acceleratore in luglio, e un secondo nelle ultime sedute. Il tamtam di piazza Affari, a scopo non si sa se elusivo, ha tirato fuori di nuovo il nome di De Benedetti. Ma il presidente di Olivetti fa già parte del sindacato della finanziaria e, per statuto, non può aumentare la quota sindacata. Nel sindacato è inoltre presente Raul Gardini attraverso la Sade (Montedison). Tornando alla Borsa, il mercato ha visto una nuova impennata degli assicurativi, guidati da Lloyd, Unipol, Fondiaria, con Generali sempre attive ( * 1,3%) e il diritto a 15.200 lire. Brillanti i bancari, con in testa Mercantile. Nell'attesa della semestrale Fiat, distribuita nel pomeriggio, è salito compatto il gruppo dei titoli che gravitano nell'orbita della holding automobilistica, in particolare Fidis che ha guadagnato il 7,2%. Sopra alla media si sono portati i valori Ferruzzi, compresa Montedison. Entro pochi giorni dovrebbe essere annunciata l'operazione di collocamento delle azioni Ferfìn nel portafoglio di Montedison. A quanto si dice, essa riguarderà solo le ordinarie e non il pacco di titoli risparmio. Quanto alle Olivetti, hanno visto scambi attivi senza grandi spostamenti, mentre nel gruppo Iri si sono distinti come al solito i telefonici: Sip e Stet hanno chiuso in rialzo del 2,4% e del 2,5%. VITTORIA — La semestrale della compagnia registra un saldo positivo di 6 miliardi e una raccolta premi cresciuta del 12,7%. MILANO E PREVIDENTE — Le due società del gruppo Fondiaria hanno visto i premi salire dell'8,6% a 187 miliardi e del 16,5% a 136 miliardi. Il saldo della gestione ordinaria è sceso per la Milano dagli 11 miliardi del primo semestre 1987 a 9 miliardi, mentre la Previdente ha registrato proventi patrimoniali e finanziari per 21,4 miliardi ( + 8,7%). CALCESTRUZZI — Nel primo semestre l'utile netto consolidato è stato pari a 11.6 miliardi ( + 73%) mentre l'utile della capogruppo è ammontato a 10 miliardi (meno 36%). GRASSETTO — La società del gruppo Ligresti ha chiuso i primi sei mesi con un utile lordo superiore ai 19 miliardi, su ricavi per 84,5 miliardi ( + 97r ). Il risultato è stato influenzato negativamente dalle oscillazioni del titolo Montedison (di cui possiede l'l%). Il risultato finale sarà superiore al 1987. Il consiglio proporrà un aumento di capitale da 12 a 25 miliardi in forma mista. BENETTON — Nei primi sei mesi l'utile netto è aumentato del 17,3% a 101 miliardi. Si prevede che a fine anno l'utile consolidato sarà vicino ai 130 miliardi su un giro d'affari superiore ai 1500 miliardi. SAFILO — Un risultato netto consolidato pari a 7,8 miliardi ( - 10,2%) su un fatturato di 90 miliardi (-i-H.7%): questi i dati del primo semestre 1988 che evidenzia per la capogruppo un utile di 4 miliardi ( • 147c I e una disponibilità finanziaria netta superiore ai 7 miliardi, contro i 3.8 miliardi del primo semestre 1987. ESPRESSO — Nel semestre i ricavi dell'Editoriale Espresso hanno superato i 40 miliardi ( j 6,4% ) mentre il fatturato consolidato e stato di 92,2 miliardi e quello aggregato di 341 miliardi ( + 16,9%). L'utile lordo dell'Editoriale ammonta a 7,1 miliardi ( » 19%), quello consolidato a 14 miliardi RECORDATI — I ricavi netti consolidati nel primo semestre sono stati pari a 95.2 miliardi ( + 24%) mentre l'utile lordo è salito da 6,7 a 10.7 miliardi e il margine operativo da 4,5 a 11 miliar- Valeria Sacchi

Persone citate: Carlo De Benedetti, De Benedetti, Giovanni Auletta Armenise, Raul Gardini

Luoghi citati: Milano