La Montedison vuole il 100% di Ausimont

La Montedison vuole il 100% di Ausimont Lancerà un'opa alla Borsa di New York La Montedison vuole il 100% di Ausimont Gardini disposto a pagare 370 miliardi di lire per le azioni MILANO — La Montedison ha deciso di lanciare un'offerta pubblica di acquisto per le azioni in circolazione della controllata Ausimont N.V., società quotata alla Borsa di New York. L'operazione, che costerà al gruppo di Raul Gardini circa 370 miliardi di lire, vuole assicurare a Foro Buonaparte il possesso della totalità dei titoli dell'Ausimont. Attualmente la Montedison controlla ufficialmente il 72,7% del capitale della società, che ha sede in Olanda, capofila del settore specialità e materiali ad alte prestazioni Sul mercato ci sono circa 8 milioni di azioni perle quali Gardini è disposto a pagare 33,5 dollari ciascuna. A Wall Street il titolo ha chiuso martedi a poco più di 33 dollari e ieri è stato indicato attorno ai 34 dollari. Secondo alcuni analisti l'offerta della Montedison è troppo bassa e per «renderte appetibile ai risparmiatori dovrebbe salire almeno fino a 40 dollari per azione». Formalmente la Montedison ha presentato ieri al consiglio d'amministrazione Ausimont la proposta di acquisto per contanti dei titoli in circolazione. "La proposta — spiega una nota — è soggetta alla negoziazione ed alla stipulazione con il consiglio dell'Ausimont di un accordo definitivo di acquisizione contenente i normali termini e condizioni di transazione di questo tipo». In ogni caso, nonostante questo iter formale, gli amministratori della società olandese non potranno fare altro che accettare l'iniziativa dell'azionista di maggioranza Montedison. Dopo l'esame del consiglio della Ausimont, la Montedison lancerà l'opa vera e propria. Perché c'è cosi poca differenza tra il prezzo dell'opa e la quotazione in Borsa, mentre di solito l'offerta in casi come questo è molto più elevata? «/ termini della proposta Montedison — precisa il comunicato — sono equi per gli azionisti di minoranza Ausimont, in quanto il prezzo di 33,5 dollari per azione contiene un premio significativo sul prezzo del titolo precedente al trading speculativo attivato la primavera scorsa». Alcuni mesi fa, infatti, il gruppo Ferruzzi affidò alla Morgan Stanley uno studio per valutare le diverse opzioni che la società poteva scegliere per massimizzare il suo valore. In questo ambito si parlò anche della possibile cessione dell'Ausimont per favorire la riduzione del pesante indebitamento della Montedison. La linea seguita da Gardini è stata quella di cedere alcune attività importanti dell'Ausimont, che ha visto così ridimensionata la sua vocazione industriale. La Heuga (divisione moquette) è stata venduta alla Interface per 210 miliardi e la Dutral (produce elastomeri) sarà conferita nella Enimont, nel quadro degli accordi con l'Enichem per il polo chimico. Tra le controllate della holding olandese, che nell'87 ha realizzato un fatturato di 957 miliardi e un utile di circa 71 miliardi, rimane quindi la sola Montefluos. Ma perché è stata scelta la strada dell'opa? Secondo ambienti di Foro Buonaparte il possesso del 100% dell'Ausimont garantirà una maggior tranquillità nell'elaborazione dei piani strategici futuri, considerato che ormai il piano di ristrutturazione del gruppo Ferruzzi-Montedison è già arrivato a buon punto e non c'è più l'urgenza dì procedere ad altre dismissioni. Rinaldo Gianola

Persone citate: Buonaparte, Gardini, Heuga, Morgan Stanley, Rinaldo Gianola

Luoghi citati: Milano, New York, Olanda