Il gialla della morte in pista di Renato Ambiel

Il gialla della morte in pista Inchiesta sul caso del campione di hockey ucciso da un infarto a Novara Il gialla della morte in pista La procura sequestra la documentazione clinica di Stefano Dal Lago - L'atleta a febbraio era stato fermato dalla commissione medica della Federazione per un vizio cardiaco - Ma dopo una serie di test aveva ricevuto il nulla osta - Il presidente della società: «Con la Nazionale era stato sottoposto a tutti gli esami di idoneità» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NOVARA — Affetto da un vizio cardiaco congenito, è morto in pista disputa:: io una partita di hockey a rotelle con la fornir zione del Novara, campione d'Italia. Gli è scoppiato il cuore. E' Stefano Dal Lago, 24 anni, originario di Trissino (Vicenza), considerato fra i più forti difensori di questa disciplina. Il suo ultimo successo di una lunga catena è il fresco titolo di campione del mondo, con la nazionale italiana conquistato dieci giorni fa a La Coruna, in Spagna. Dal Lago è morto martedì sera al palasport dove si stava disputando la partita di ritorno di coppa Italia fra il Novara e il Forte dei Marmi. Erano trascorsi una decina di minuti dall'inizio quando il ragazzo, rinviata la pallina si è accasciato al suolo dietro la sua porta. Ha cercato invano di rialzarsi. Di fronte a mezzo migliaio di spettatori ammutoliti, che solo a partita conclusa hanno saputo di esser stati testimoni di una morte tanto drammatica, al giocatore sono stati portati i primi soccorsi. Ma il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, praticatagli dal medico della società, dal massaggiatore e dall'allenatore, non sono serviti a nulla. Dopo alcuni minuti (alle 21,40) Dal Lago è stato portato via con una lettiga: ma ormai era cianotico. Purtroppo sono risultati vani anche gli sforzi dei rianimatori all'ospedale Maggiore. Davanti ai cancelli dell'ospedale si è subito radunata una piccola folla di sportivi provenienti dal palazzotto dello sport. La partita, infat ti, si era conclusa regolarmente. I compagni di squadra di Dal Lago speravano di trovare una smentita alla tremenda notizia che avevano solo intuito. Ci sono state scene di disperazione. Nella notte sono giunti anche i gio catori del Monza, e successivamente i parenti, dal Vene to: la fidanzata e il padre del giocatore. Intanto il procuratore della Repubblica di Novara, Roberto Fava, ha apeito un'inchiesta. Ieri mattina ha disposto il sequestro della documentazione sanitaria esi stente presso la società. Per oggi è prevista l'autopsia. Il magistrato è stato esplicito -Questa vicenda ci lascia perplessi e preoccupati. Lo sport attraversa un momento particolare e delicato. Andremo fino in fondo per stabilire se questa sia una morte accidentale oppure annunciata». Il giocatore era stato fermato dalla Federazione alla fine di febbraio. Nel corso degli esami cui vengono sottoposti periodicamente gli atleti nazionali, a Dal Lago erano stati riscontrati un lieve ingrossamento del ventricolo sinistro ed una lieve aritmia. Anomalie congenite delle quali il giocatore era perfettamente al corrente. S'innescarono allora una serie di polemiche. La società dell'hockey Novara si rivolse al professor Paolo Rossi, primario cardiologo all'ospedale di Novara. Questi sottopose il giocatore a una serie di esami, con esiti rassicuranti. Scriveva allora nel referto il professor Rossi: -Il riscontro del piccolo prolasso mitralico e delle extrasistole ventricolari non controindicano l'attività sportiva atletica... le aritmie ventricolari sono favorite dalla bradicardia sinusale in condizioni di riposo e scompaiono durante l'esercizio. Tale comportamento è una prova della loro benignità». Forti di queste assicurazioni, i dirigenti novaresi pretesero dalla Federazione il nullaosta per la ripresa dell'attività agonistica, regolarmente rilasciato da un medico sportivo convenzionato con l'Usi. Così Dal Lago tornò a giocare dopo un paio di mesi di inattività. Il caso fu oggetto di discussione anche in un convegno di cardiologi a Roma. Conclusa la stagione agonistica, quest'estate Dal Lago venne convocato per gli allenamenti della nazionale in vista dei mondiali in Spagna. E fu sottoposto a nuovi esami. I responsabili della Federazione, adesso, non si pronunciano. Già si profila la linea difensiva della società novarese. 'Abbiamo sottoposto il giocatore a tutti gli esami richiesti dalla Federazione — afferma il presidente Luciano Ubezio —. Confortali dal parere di un esperto di fama, come il professor Rossi, ed esaudendo una richiesta specifica del giocatore, Dal Lago ha ripreso l'attività. Ritengo che in nazionale sia stato sottoposto a tutti gli esami del caso, visto che lo stop era venuto proprio dalla Federazione. Con l'impiego in maglia azzurra dobbiamo dedurre che le remore fossero state cancellate. Sotto il profilo formale mi sento a posto. Altra cosa è l'aspetto morale». Renato Ambiel Stefano Dal Lago