La camorra fa altre 4 vittime

La camorra fa altre 4 vittime La camorra fa altre 4 vittime Non c'è tregua nel Napoletano - Tre fratelli uccisi a Marìglianella e un cadavere carbonizzato ad Afragola nel giro di dodici ore NAPOLI — Un cadavere carbonizzato sul ciglio della strada, la solita telefonata anonima che dà il via alle indagini per dare un volto e un nome all'ultima vittima della guerra di camorra: quello scoperto ieri mattina ad Afragola è il quarto delitto commesso nell'entroterra napoletano nel giro di poco più di dodici ore. Nessuna tregua, dopo l'uccisione di tre fratelli, trucidati l'altra sera a Mariglianella nell'ennesimo regolamento di conti tra bande rivali. L'elenco dei morti ammazzati ha toccato in provincia quota 117, una cifra che ricorda gli anni bui dell'emergenza, quando a fronteggiarsi erano due schieramenti con obiettivi e regole precise: da una parte gli uomini di don Raffaele Cutolo, dall'altra la «santa alleanza» riunita sotto il cartello della Nuova Famiglia per dar battaglia al boss di Ottaviano. «Ora i motivi per sparare ed uccidere sono mille — dice amareggiato un funzionario della Squa¬ dra mobile — sono aumentate le ragioni di contrasto, cresce il potere dei nuovi capi, ma attorno si scannano per un nonnulla-, E c'è una storia di piccola vendetta dietro l'agguato che in un sol colpo è costato la vita a tre fratelli, Michele, Carlo e Carmine Pizza, di 25, 29 e 21 anni; tre giovani «emergenti» della malavita nolana che hanno pagata cara l'ambizione di far carriera a tutti i costi. La polizia ha fermato due commercianti, due pregiudicati con la loro brava attività dì facciata: Osvaldo Iervolino, 46 anni, e Antonio D'Avino, 61 anni, sono accusati di associazione camorristica e concorso nel triplice omicidio. La ricostruzione fatta dagli investigatori è fin troppo lineare. Dieci giorni fa i tre fratelli si presentarono nei loro negozi per pretendere una tangente, furono cacciati via a pistolettate. Ma dell'affronto fu informato il numero uno della zona, Carmine Alfieri, il boss — tuttora latitante — che ha già una condanna all'ergastolo sulle spalle come mandante della strage di Torre Annunziata, quella costata otto morti tra guaglioni di malavita e innocenti passanti. Attraverso due suoi luogotenenti, Alfieri ha cercato di ricondurre alla ragione i tre aspiranti taglieggiatoli. L'incontro è finito male, i «ribelli» sono stati eliminati a colpi di pistola e lupara. E di camorra parla anche il ritrovamento dei resti carbonizzati di un uomo, avvenuto in mattinata ad Afragola. Le indagini, per questo delitto cominciano dall'esame di un paio di scarpe di tela risparmiate dal fuoco, dalle tracce di un'auto dalla quale è stato scaricato il cadavere e dalla ricerca di una identità che gli assassìni hanno cercato dì nascondere con una tanica di benzina ed un fiammifero. E' in questo clima tornato incandescente che Napoli aspetta l'arrivo dell'Alto commissario antimafia Domenico Sica, Muriella Cirillo

Persone citate: Alfieri, Antonio D'avino, Carmine Alfieri, Carmine Pizza, Domenico Sica, Muriella Cirillo, Osvaldo Iervolino, Raffaele Cutolo

Luoghi citati: Afragola, Mariglianella, Napoli, Ottaviano, Torre Annunziata