Shuttle, oggi come la prima volta di Giancarlo Masini

Shuttle, oggi come la prima volta Dopo la tragedia del Challenger gli Stati Uniti nello spazio con il Discovery Shuttle, oggi come la prima volta Scoperta un'incrinatura in un propulsore del satellite «Tdrs», ma il conto alla rovescia prosegue: partenza alle 14,59 • La navetta ha sette piste di riserva per l'atterraggio di emergenza • Gli astronauti potrebbero anche lanciarsi con il paracadute NOSTRO SERVIZIO SAN FRANCISCO — Mentre il conto alla rovescia per il lancio del Discovery prosegue regolarmente, a Cape Canaveral la febbre dell'attesa sale di ora In ora. I responsabili della Nasa — a cominciare dal capitano Robert Crippen, cui è demandata la decisione finale del -go-not go» — sono fiduciosi che la partenza della navetta avverrà come fissato alle 14:59 italiane di oggi. Ha detto ieri con 1 giornalisti: «A questo punto abbiamo ancora un paio di cose da tenere sott'occhio. Ma dall'analisi globale delle operazioni di controllo abbiamo un quadro più che buono; tutto appare nelle migliori condizioni per il lancio: n conto alla rovescia aveva subito due brevi interruzioni per colpa del tempo: era scoccato l'allarme per possibilità di fulmini sulla rampa di lancio e i tecnici si erano dovuti allontanare. Il manager delle operazioni finali prelancio, Timothy Bollo, ha detto: "Sul piano tecnico non abbiamo alcuna preoccupazione per Discovery,tutto quello che la tecnologia umana può determinare lo abbiamo applicato per garantire il successo della missione. Insomma, ogni sistema del treno spaziale cui è affidato il ritorno americano nel cosmo è «ready». Per noi — ha detto un altro tecnico — l'unica incertezza che rimane è quella del tempo, ma i meteorologi sono ottimisti. Le due cose negative cui si riferiva Crippen riguardano uno «scratch», una scalfittura nel rivestimento dell'ugello di uno dei piccoli razzi di manovra sistemati sul «naso» del Discovery. Si tratta di uno dei razzi che servono alla navetta per manovrare in orbita. La screpolatura, secondo gli specialisti, non dovrebbe creare problemi. Ingegneri e controllori di volo sono stati incaricati comunque di modificare il ciclo delle ma¬ novre in orbita. In modo da poter consentire allo Shuttle di muoversi a piacimento anche in caso di imperfetto funzionamento. Il secondo problema non riguarda il Discovery ed i suol sistemi di spinta, di manovra e di sicurezza, ma il razzo a propellente solido applicato al grande satellite per telecomunicazioni Tdrs che gli astronauti dovranno far uscire dalle stive della navetta una volta in orbita. La navetta si allontanerà a distanza di sicurezza dopodiché, con un telecomando, si prowederà all'innesco del propulsore e il Tdrs raggiun¬ gerà l'orbita geostazionaria a 36 mila chilometri di quota. La missione (con lancio del satellite ed altri esperimenti) durerà quattro giorni ma scopo principale di questo volo è quello di dimostrare che 1 nuovi sistemi di sicurezza messi a punto dopo la tragedia del Challenger funzionano e offrono le garanzie per la ripresa dell' attività. A tal proposito—senza entrare nei particolari delle 400 modifiche apportate alla navetta e al sistemi di lancio — si dirà che 1 due razzi ausiliari a propellente solido attaccati al gigantesco serbatoio dei propellenti liquidi della na¬ vetta sul quale lo Shuttle è agganciato sono stati completamente ridisegnati. E' stata modificata la sagomatura delle giunture delle sezioni dei razzi. Fu infatti la perdita dei gas caldissimi e di fiamme da uno di tali anelli a causare l'esplosione. Sono stati creati sistemi che consentono agli astronauti di mettersi in salvo in caso di incidenti nelle varie fasi di volo. Gli astronauti — una volta avvenuto il distacco automatico dai razzi eventualmente in difficoltà — potranno manovrare lo Shuttle su diversi campi di atterraggio: tre sono nel territorio degli Stati Uniti (al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, a White Sands nel New Mexico e ad Edwards in California); due sono in Europa (Saragozza e Moron in Spagna); uno a Benguerir (in Marocco) ; uno a Banjul (nello stato africano del Gambia). Se le manovre di atterraggio in uno di questi luoghi non fossero possibili, gli astronauti potranno salvarsi con l'eiezione all'esterno della carlinga con la discesa a mezzo del paracadute. Tali manovre non erano nelle possibilità delle precedenti missioni. Per tutto questo gli astronauti della Disco¬ very sono fiduciosi che tutto andrà bene. Questi cinque uomini sono stati selezionati per le loro capacità e per la loro esperienza di piloti collaudatori e di astronauti. Comandante è il capitano di marina Frederick Hauck, quarantasettenne, con alle spalle enorme esperienza su navette. Pilota è Richard Covey, 42 anni, colonnello dell'Air Force che pilotò il Discovery nel settembre '85. John Lounge è il capo specialista. Suoi collaboratori, David C. Himers, 38 anni, tenente colonnello dei marines, e George Nelson. Giancarlo Masini

Persone citate: Cape, David C. Himers, Frederick Hauck, George Nelson, Kennedy Space Center, Pilota, Richard Covey, Robert Crippen, Timothy Bollo