Tawana, da vittima a gran bugiarda

Tawana, da vittima a gran bugiarda Il New York Times rivela che la storia della ragazza nera violentata è un'invenzione Tawana, da vittima a gran bugiarda «Mi hanno stuprata, erano tutti bianchi», raccontò al giudice - Ma le conclusioni del gran giurì ridimensionerebbero una vicenda che ha scatenato tensioni razziali in tutta l'America DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Per alcuni mesi, la vicenda e stata considerata la prova che il razzismo in America è ancora rampante e ha spaccato il Paese in due. Se ne sono interessati i politici, i sociologi, persino Paesi stranieri. A New York, dove e avvenuta, ha minacciato di scatenare un'ondata di violenza razziale: nonostante l'intervento del governatore Cuomo, la magistratura bianca e stata messa sotto accusa dalla furente popolazione nera, che ha mobilitato Jesse Jackson, allora candidato alla presidenza, il campione mondiale di pugilato Mike Tyson e il comico Bill Cosby. Ieri, afferma il New York Times in un servizio esclusivo di due pagine, si è scoperto che la vicenda è stata un'invenzione della sua protagonista, una ragazzina di 15 anni, Tawana Brawley, ed è scoppiato uno scandalo che potrebbe riper¬ cuotersi anche sulle elezioni. La vicenda ha infatti penalizzato i -liberate», le sinistre mostratesi troppo sommari nel denunciare il potere. I fatti sono questi. Il 24 novembre dell'87, Tawana Brawley scompare di casa a Wappinger Falls. a Nord di New York. Viene ritrovata quattro giorni più tardi in un sacco delle spazzature, coperta di feci, le vesti stracciate, il volto e le braccia segnate da lividi e da scritte razziste. Racconta una storia orribile: sei bianchi l'hanno sequestrata e violentata per tutto il tempo L'indignazione travolge l'America, arriva no fiori, telegrammi; offerte. Si aprono le indagini, ma il viceprocurfc'on. Steven Pagones non raggiunge nessun risultato, ar.zi i.'.anifesta il dubbio ch>- Ta •. na menta. La famiglia Brawley '"agisce con impeto. La ragazzina svela che tra i suoi .iclentatori c'era alineno lt\ poliziot¬ to bianco, forse anche un funzionario della procura. Si grida al -cover up-, al tentativo di insabbiare la storia, di proteggere i colpevoli. In segno di solidarietà con la giovane vittima, si fanno avanti gli attivisti neri di New York, tra cui il reverendo Al Sharpton. Su suo suggerimento, i Brawley ricusano la procura, chiedono un'inchiesta imparziale, con magistrati neri. Tyson si fa fotografare con loro, Jackson li invita ai suoi comizi, Cosby offre 25 mila dollari. 35 milioni di lire, a chi getterà luce sulla vicenda. La tensione è tale che per evitare torbidi il governatore Cuomo istituisce un grand giurì speciale. Tra polemiche roventi, si ricomincia daccapo il 27 febbraio. E a quel punto avvengono i primi colpi di scena. Tawana infatti rifiuta di deporre, adducendo il proprio trauma, e la famiglia anche, -per rispetto nei suoi conjronti-. Salta fuori un testimone, un ragazzo, che sostiene dì aver visto la compagna in giro per i negozi quando avrebbe dovuto essere sotto sequestro. Per settimane e settimane, l'inchiesta si trascina tra sospetti e accuse. La madre di Tawana riceve un mandato di comparizione, e si rifugia per un mese in una chiesa, poi prende la figlia e si trasferisce in Virginia. Jackson, Tyson e Cosby si staccano da loro. Incomincia a circolare la voce che si sia trattato di una frode. Ieri, infine, la bomba del New York Times, che ha messo le mani sulla bozza del rapporto del gran giuri. Le conclusioni sono clamorose: Tawana è scappata da casa, ha cambiato idea e ha mentito per sfuggire alla punizione che madre e patrigno le avrebbero inflitto. Il gran giuri ha interrogato i medici che hanno visitato Tawana dopo il presunto stupro: non hanno riscontrato la minima traccia di violenza carnale, e lo confermano le registrazioni delle telefonate fatte dalla ragazzina. Nella popolazione nera c'è chi insiste, sebbene nel gran giurì figurino anche suoi esponenti: le rivelazioni del Neic York Times sarebbero un secondo -cover up-, ancora più grave del primo. Il più accanito è il reverendo Sharpton. Ma la maggior parte dell'America, che a poco a poco ha cambiato opinione su Tawana Brawley. è lieta di prestare fede al rapporto. E' la fine di un incubo ed è la dimostrazione che la giustizia funziona. Ma è una sorta di vittoria di Pirro. Il fatto che Tawana abbia potuto dire le cose che ha detto, e che non soltanto molti neri ma anche molti bianchi le abbiano ritenute verosimili, è la conferma che il razzismo non è stato ancora sconfìtto. e. c.

Persone citate: Al Sharpton, Bill Cosby, Cosby, Cuomo, Jesse Jackson, Mike Tyson, Sharpton, Steven Pagones

Luoghi citati: America, New York, Virginia, Wappinger Falls, Washington