Assassinato un ex assessore dc di Angelo Dragone

La «rivincita» dell'Ottocento St-Vincent, II Salone di pittura La «rivincita» dell'Ottocento Ventidue espositori, convegni, annuari DAL NOSTRO INVIATO SAINT-VINCENT — La parola d'ordine sembra sia «rivalutare l'Ottocento». Lo stanno facendo perfino i francesi che — consolidate ormai ai più alti livelli le posizioni degli Impressionisti e degli altri loro «grandi» — al Musée d'Orsay sembrano aver dato spazio, e gloria, a pittori sino a ieri disprezzati come pompiers. Non sorprenda quindi se anche in Italia si sta finalmente guardando con un interesse nuovo a questo patrimonio artistico. Ospitato nei mesi scorsi a Milano in Palazzo Reale e oggetto di numerose altre esposizioni in tutta Italia, è ormai seguito con attenzione e competitività anche alle aste se nel marzo scorso, alla SemenzatoGeri di Milano, La passeggiata coi cagnolini di De Nittis, un dipinto di cm. 42 x 31, stimato da 250 a 350 milioni è stato infine pagato 770 milioni e mezzo di lire. Ma tutto il fronte può dirsi in movimento. E ne offre la riprova il successo che a St. Vincent sta ottenendo 11 secondo Salone di Pittura italiana dell'800 organizzato dalla Sitav e patrocinato della Regione Autonoma con il coordinamento di Giuliano Matteucci che ne ha curato anche il catalogo. A distanza di due anni le gallerie presenti sono passate da quattordici a ventidue, mescolando al naturale suo scopo d'istituto, quello mercantile, i più precisi significati culturali e didattici, mentre convegni e tavole rotonde son dedicati ai diversi problemi: -L'arte in un mercato europeo senza frontiere-, verso il quale sta andando l'Europa della Cee; «il ruolo delle Case d'asta e dei galleristi-, indagato per chiarire il carattere dei rispettivi modi di intervento e l'esigenza di una maggior trasparenza sentita anche in campo editoriale. Proprio a St. Vincent non a caso hanno puntualmente fatto la loro comparsa i nuovi annuari specializzati: quello di Umberto Allemandi su 'Il valore dei dipinti dell'Ottocento-, fedele alla tradizionale sua impostazione, e il 'Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento- della Giorgio Mondadori caratterizzato da un continuo arricchi- Del fortunato momento attraversato dall'Ottocento italiano si ha persino una più puntuale eco nell'informazione di quotidiani e periodici: nei resoconti delle aste come attraverso interventi di studiosi che assumono a volte il tono di curiosi mea culpa. Le mostre intanto fanno cultura, come a St. Vincent dove ancora una volta sembra di ripercorrere il quadro delle cosiddette «scuole regionali» con i loro caratteri e i loro esponenti. Intere pareti son dedicate alle colorate atmosfere di Guglielmo Ciardi e di Luigi Nono, ma anche alle figure di Favretto e Zandomeneghi. La suite di Delleani nulla toglie però al grande dipinto di Avondo dalle superbe profondità, ma neppure al più piccolo ch'è un concentrato di straordinarie finezze. Ben scelti i Lombardi, dagli Induno a Gignous, come i Toscani, da Fattori e Signorini a Borrani e Puccini, ma vi è anche tutto uno stand dedicato alla grafica. Angelo Dragone

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