«Nelle nostre campagne si spargono troppi fosfati

«Nelle nostre campagne si spargono troppi fosfati» La polemica sugli agricoltori e l'inquinamento «Nelle nostre campagne si spargono troppi fosfati» L'articolo di Gino Covarelli pubblicato sulla Stampa di domenica scorsa su questa pagina, chiarisce che l'inquinamento delle acque dolci e marine «non dipenderebbe» dallo spargimento di concimi a base di fosforo nei terreni agrari. Tale articolo, se pur ben documentato, non appare completo sulle cause dell'Inquinamento ambientale prodotto dall'attività agricola. La ragione per cui la ricerca scientifica può raggiungere la verità sui fenomeni naturali non è l'obiettività degli addetti alla ricerca stessa, ma il fatto che ciascuno si conforma ad una regola fondamentale nella scienza: discussioni aperte e pubblicazioni dei risultati. Qualunque siano gli scopi della ricerca, quando uno studioso discute pubblica 1 suol risultati e fornisce delle interpretazioni a conclusione del suo lavoro, egli ha contribuito alla verità perché tali risultati possono essere fonti di ulteriori esami critici oppure essere confutati. E' naturale, quindi, che non solo 1 fabbricanti di concimi chimici, ma anche alcuni studiosi delle univer¬ sità o di altri enti scientifici si sentano a disagio dalle osservazioni dei pericoli dei fertilizzanti chimici per l'inquinamento delle acque. Infatti gli agricoltori che oggi usano i concimi chimici — soprattutto i concimi complessi a base di azoto, fosforo e potassio — lo fanno su consiglio degli studiosi di agricoltura, tali studiosi tendono ad aumentare e migliorare la quantità e qualità dei prodotti agricoli e quindi il benessere economico degli agricoltori Le conseguenze negative di queste valide innovazioni non ricadono sulla produzione agricola, ma sull'equilibrio ecologico e in parte sulle spese dell'agricoltore. I fosfati sono abbastanza costosi e, aggiunti al terreno, presto si insolubizzano e quindi sono modestamente accessibili alle esigenze delle culture agrarie; non è il potere assorbente del terreno che impedisce l'Inquinamento del fosforo nelle acque, ma i cationi del terreno: calcio, magnesio, ferro, alluminio che insolubizzano i fosfati dei fertilizzanti. A seguito di ciò i fosfati si accumulano nel terreno a spese dell'agricoltura, che utilizza solo una parte del fertilizzante aggiunto al terreno. Oggi generalmente si usano per la concimazione concimi complessi contenenti tre elementi azoto, fosforo e potassio e concimi nitrici. Per gli elementi fosforo e potassio usati nelle concimazioni non sono stati segnalati fino ad oggi gravi danni ecologici, mentre per l'azoto sotto forma nitrica ureica sono in continua crescita i danni di inquinamento nell'acqua. E' indispensabile per recuperare l'equilibrio ecologico e per l'agricoltura moderna che operi In equilibrio con l'ambiente, il rispetto dei principi scientifici della scienza agronomica: rotazione agrarie, concimazione a base di sostanze organiche (compost di qualità, humus di lombrico e se è disponibile letame maturo) e concimi chimici in dosi atte a soddisfare le esigenze Sono invece da evitare le moderne monoculture redditizie perché esigono massicce concimazioni, forti diserbanti e nel tempo costituiscono diseconomia in quanto danneggiano l'equilibrio naturale per le forti dosi d'azoto impiegate. Augusto Marchesini

Persone citate: Augusto Marchesini, Gino Covarelli