Contro petardi e risse alleanza Juve-Torino
Contro petardi e risse alleanza Juve-Torino Vertice in questura con i dirìgenti dei due club Contro petardi e risse alleanza Juve-Torino Più controlli allo stadio, guerra agli striscioni offensivi S'è parlato di sicurezza negli stadi, l'altra mattina, in questura. E ci si è confrontati sugli interventi per far si che ogni partita sia festa dello sport e non occasione per tensioni, risse e incidenti. Un incontro voluto dal questore vicario, dott. Ferrigno, presenti 1 dirigenti della Juventus e del Torino; per i granata c'era anche 11 vicepresidente del «Coordinamento club tifosi», nato tre mesi fa, e che raccoglie tutti i club della «Maratona». In una nota, la questura, sottolinea 'l'importante attività che squadre e club possono svolgere nei confronti dei tifosi, allo scopo di eliminare sul nascere comportamenti pericolosi». In concreto, di cosa si è discusso, quali le proposte operative emerse dalla riunione? Più attenzione -al fine dì evitare l'uso di materiale esplodente o incendiario» (botti, petardi, artifici luminosi); eliminazione 'degli striscioni e cartelli con scritte offensive o provocatorie»; la necessità «di un'opera di coordinamento da parte delle società sulle frange (anche estremistiche) della tifoseria»; poi 'posteggi separati per i tifosi, in zone diverse»; e, per le trasferte, «un più attento controllo preventivo per isolare i teppisti». Petardi. Dicono i tifosi granata e bianconeri: 'Fanno parte della coreografia, del folclore». Ribatte la questura: 'E' necessaria una più capillare e penetrante opera di persuasione, allo scopo di evitarne l'uso». E per questo c'è stato un richiamo alla sensibilizzazione da parte delle due società nei confronti dei tifosi. 'Da parte nostra — aggiunge la questura — potenzieremo i servizi di controllo, ai cancelli». Slogans offensivi, il riferimento a inquietanti episodi è evidente: scritte su riferimenti a sciagure, aeree, recenti e lontane, oppure al «colore» di un giocatore in campo, o bandiere inglesi con cori che rievocavano drammatiche ore di terrore e morte, sono nel ricordo di tutti. Ancora la questura: «E' chiara l'influenza negativa che frasi provocatorie o minacciose, sia scritte che gridate dagli spalti, hanno sul clima degli incontri e sulla tolleranza reciproca delle opposte tifoserie». Coordinamento club. Il questore vicario ha sottolineato 'l'iniziativa della società Calcio Torino che attraverso il "Coordinamento club tifosi" ha inteso operare sulle frange del tifo, per responsabilizzare tutti e offrire una sempre maggior collabo- razione con le forze dell'ordine». Questo Coordinamento è nato tre mesi fa e raccoglie circa 20 mila tifosi, tutti 1 club della curva Maratona: i Fedelissimi granata, il Torino club, gli Ultras, i Leoni e i Ragazzi della Maratona, i Granata Korps. Posteggi divisi. Interesserà ogni domenica le due squadre, anche quelle ospitate. La questura ha rivolto un invito al fine di una 'Capillare propaganda tra i club delle squadre torinesi e di quelle ospiti». Da tempo le forze dell'ordine operano in quel senso, ma non sempre è possibile «dirottare» pullman e soprattutto le auto nelle zone loro riservate, per evitare (così dice la nota della questura) 'il contatto, sempre rischioso, tra sostenitori delle opposte squadre». Le trasferte. Anche per queste occasioni è stata chiesta dal questore vicario «un attento controllo preventivo dirètto ad individuare e isolare teppisti e facinorosi». Sulle varie proposte, il vicepresidente del Coordinamento club granata ha ipotizzato un «servizio d'ordine» autonomo, con un «codice di autoregolamentazione», - che dovrà operare tra le tifoserie, tra quei club che sono, lo hanno detto in molti, 'il dodicesimo uomo in campo», capaci di trascinare alla vittoria la squadra del cuore. Ma tutto questo deve avvenire, è stato l'impegno dei presenti (per la Juve 11 rag. Secco e l'architetto Grassi, per i granata, Broglia e Genre), nel rispetto dello sport. Appuntamento e prima verifica agli impegni assunti, il 9 ottobre, prima giornata di campionato: i granata ospiteranno la Sampdoria.
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