Quel topo si ammala come un uomo di Giancarlo Masini

Quel topo si ammala come un uomo In California riprodotto nelle cavie il sistema immunitario umano Quel topo si ammala come un uomo NOSTRO SERVIZIO SAN FRANCISCO — Biologi delle università californiane di La Jolla, a San Diego, e di Stanford, presso San Francisco, lavorando indipendentemente gli uni dagli altri, hanno realizzato una serie di esperimenti che appena pochi anni fa sarebbero stati giudicati pura fantascienza. A La Jolla gli studiosi sono riusciti a iniettare e a far funzionare nei topi di laboratorio, privi del loro sistema di difesa, le cellule principali del sistema immunitario umano — linfociti purificati — appartenenti a un adulto sano. A Stanford i ricercatori sono andati oltre: hanno addirittura trapiantato nei loro topi — altrettanto privi delle proprie difese—tessuti umani ottenuti da un feto. Il risultato è stata la creazione di una colonia di duecento topi che vivono in salute, utilizzando il sistema immunitario dell'uomo. Le due imprese rappresentano una eccezionale conquista per la biologia medica perché è stato messo a punto un nuovo potentissimo strumento per le ricerche riguardanti le malattie immunitarie, l'Aids, la leucemia, eccetera; per la sperimentazione dei vaccini; per l'approfondimento delle conoscenze di quei processi e di quei meccanismi ancora misteriosi attraverso i quali il nostro organismo si difende contro gli agenti patogeni oppure soccombe. Il team dei ricercatori di La Jolla, diretto da Donald E. Mosier di quell'istituto di biologìa medica, ha iniettato i linfociti umani viventi nella cavità addominale delle cavie. Le cellule immunitarie umane si sono riprodotte rapidamente e sono migrate negli organismi attraverso 11 circolo sanguigno.e quando alcuni mesi dopo i biologi hanno iniettato nei loro animali la tossina del tetano (che viene usata nella pratica medica per produrre l'immunità antitetanica) i topi hanno prodotto gli anticorpi umani contro i batteri del tetano. L'opera del gruppo di ricerca di Stanford, sotto la direzione di Joseph M. Mac Cune e Irving Weissman, è stata possibile grazie al consenso di una donna che aveva abortito e in seguito all'approvazione del team di scienziati che in quella università controlla l'uso delle cellule e dei tessuti umani e animali, per garantire 11 rispetto delle severe leggi federali in proposito. I ricercatori hanno prelevato da un feto ai primi mesi di gestazione i tessuti del fe¬ gato, del sistema linfatico, del timo e della milza, che sono essenziali alla formazione del sangue e alla completa creazione del sistema immunitario. I topi so toposti ai trapianti tessutali umani non hanno generato alcun rigetto, in quanto appartenenti agli allevamenti appositamente creati e indicati con la sigla Scid (Severe Combined Immune Deflciency); sono topi che nascono e si riproducono con la pressoché totale mancanza di difese, tanto che debbono essere mantenuti in ambienti totalmente sterili. Per questo tali animali sono adatti a ricevere i trapianti. La colonia dei nuovi topi, dotati delle cellule umane di difesa, costituisce un primo preziosissimo insieme di modelli sperimentali del complesso sistema immunitario dell'uomo. L'importanza delle due imprese e particolarmente quella di Stanford risiede nel fatto che da ora in poi le malattie immunitarie, a cominciare dall'Aids, potranno essere studiate in vìa sperimentale su piccoli organismi viventi facilmente trattabili e di poco costo. Per int ,ndersi si dirà che — con tutti i distinguo e le differenze da tener presenti nei paragoni — i biologi californiani hanno creato qualcosa di simile agli «impianti-pilota» che gli ingegneri progettano e mettono in funzione per conoscere quello che debbono fare quando costruiranno i corrispondenti impianti in dimensioni industriali. I commenti dei biologi americani sono stati unanimi nel definire la conquista raggiunta una pietra miliare per la conoscenza scientifica. Mentre finora la sperimentazione sugli animali dava risultati solo su base analogica ora si possono studiare su di essi proprio i processi del sistema immunitario umano. E sui topi, evidentemente, si possono compiere esperimenti impensabili sull'uomo: le applicazioni terapeutiche seguiranno immancabilmente. Giancarlo Masini

Persone citate: Irving Weissman, Joseph M. Mac Cune, Stanford

Luoghi citati: California, San Diego, San Francisco