Morire per il circo

Morire per il circo Domani i funerali di Camillo Pessera, acrobata sfortunato Morire per il circo Ha sbagliato l'esercizio forse perché stremato da una giornata di lavoro - Il pubblico: 20 spettatori in tutto - La famiglia: «Quésto doveva essere l'ultimo anno di attività» - Le esequie celebrate a spese del Comune di Candiolo . «Desideriamo che Camillo riposi dove è morto lavorando». Questa la preghiera rivolta al sindaco di Candiolo da Primo e Piera Pessera, i genitori dell'acrobata ventottenne del Circo Homer, morto l'altra sera mentre si esibiva in un salto mortale di fronte a 20 spettatori. Il geom. Costantino Boccardo ha accolto la richiesta disponendo che il giovane venga sepolto, a spese del Comune, nel cimitero di Candiolo. I funerali si svolgeranno domani alle 14. Una morte assurda che sembra aver annientato la volontà di tutta la famiglia Pessera. Una vita dedicata al circo. Dei nove figli tre, Camillo 28 anni, Homer 16, Ivano 15, sono rimasti a lavorare con i genitori. Anche altri due più piccoli davano una mano, quando non erano impegnati nella scuola che hanno frequentato a Baici isserò. Qualche numero acrobatico, qualche esibizione comica, vita grama. Un traguardo: ancora un anno di attività prima di ri-, tirarsi in un piccolo alloggio a Nichelino per condurre un'esistenza più tranquilla. Una speranza: trovare un lavoro per uscire dalla miseria. Circo Homer, un tendone bianco e blu, due roulottes, una per la cassa, l'altra per vivere durante gli spostamenti in Piemonte. I genitori di Camillo (la madre ha già avuto due infarti) si sono rifugiati in questa casetta mobile, incapaci di reagire, protetti dai parenti. Ci sono i fratelli dell'acrobata morto con le mogli e i bambini, gli zìi, persone che hanno lasciato da tempo il ten¬ done del circo e che sono accorsi increduli alla notizia. Camillo era il punto di forza del piccolo circo. Si esibiva in acrobazie, come mangiafuocb, come saltimbanco. Lo spettacolo dell'altra sera era stato in forse fino all'ultimo minuto. C'erano da pagare 70 mila lire al Comune per l'occupazione del suolò e per i collegamenti elettrici. Una piccola cifra, ma grande per l'azienda Homer che aveva dovuto vendere anche l'asinelio e la capra perché non poteva più mantenerli. Il tendone bianco e blu è stato montato in fretta all'Imbrunire. Camillo non si era risparmiato. Poi, come sempre, era salito sull'auto con altoparlante per annunciare nelle strade del paese «lo spettacolo a ca¬ rattere familiare con esibizioni ginnico acrobatiche». Un invitò: «Venite con i bambini, si divertir(trino». L'ora, dello spettacolo si avvicina: una corsa per prepararsi, per predisporre le sedie attorno alla pista, dove vengono messe di volta in volta in base al numero di biglietti venduti. L'altra sera, soltanto 20, a 4 mila lire l'uno. Camillo è in pista da cinque minuti, si esibisce con Ivano e Homer che gli fanno da supporto per il salto mortale. Un esercizio non particolarmente diffìcile per lui che lo esegue da sempre. Sono la stanchezza e la tensione del pomeriggio a farlo sbagliare? Camillo non avrebbe mai rinunciato al suo numero solo perché non si sentiva in forma, cosi co- me il circo Homer non avrebbe mai rinviato uno spettacolo perché c'erano soltanto 20 spettatori. E' un attimo: l'acrobata forse non centra l'appoggio sulle spalle del fratello Ivano, ricade fuori dal tappeto, resta immobile in una posizione innaturale. Accorrono familiari, spettatori. Inutile la corsa in ambulanza verso le Molinette. Non c'è più nulla da fare. Ora accanto al dolore e allo sgomento dei itateli e dei genitori, si stringe tutta Candiolo, anche se sono pochi a conoscere bene la famiglia. «Gente orgogliosa, riservata, innanorata del circo, nonostante la miseria — dicono alcune maestre che, più o meno regolarmente, hanno avuto i più piccoli dei Pessera come allievi —. Ragazzi intelligenti, anche se indietro di qualche anno, proprio a causa dei continui spostamenti della famiglia». Durante le fermate più lunghe durante l'inverno, i ragazzi hanno frequentato l'elementare di Bandissero. Nessuno è riuscito a penetrare la loro timidezza, ma i compagni li ricordano con affetto. Qualche volta portavano loro abiti e magliette e i piccoli Pessera li accettavano con dignità «perché non si rifiuta un regalo». C'è chi ricorda di aver donato qualche matita mai temperata o una biro nuova in cambio del mozzicone o della penna quasi scarica. Sempre sorretti da un grande orgoglio, dall'amore per il mestiere familiare. Un equilibrio spezzato di fronte alla morte di Camillo, il più bravo di loro. Camillo Pessera, 28 anni. Il fratello che gli era accanto

Persone citate: Baici, Camillo Pessera, Circo Homer, Costantino Boccardo, Piera Pessera

Luoghi citati: Candiolo, Comune Di Candiolo, Piemonte