Parmalat holding in vista

Parmalat, holding in vista Dovrebbe essere costituita con Fedital, la presidenza a Tanzi Parmalat, holding in vista MILANO — Nel futuro della Parmalat c'è una holding, o almeno così pare. Il partner dell'azienda di Tanzi dovrebbe essere la Fedital, la Spa agroalimentare controllata al 94% dalla Federconsorzi. Secondo le indiscrezioni la holding tra Fedital e Parmalat dovrebbe essere articolata su due rami, quello del gruppo di proprietà Federconsorzi (che continuerebbe ad occuparsi dei settori in cui opera) e quello della società di Collecchio (che coprirebbe il settore lattiero caseario, oltre a proseguire nella produzione delle sue linee di maggior successo). La poltrona di presidente sarebbe appannaggio di Calisto Tanzi. Un'operazione del genere consentirebbe di mettere la parola fine all'ormai voluminoso giallo della Parmalat, ma bisogna vedere fino a che punto le cose andranno così; di questa manovra non c'è assolutamente conferma, né dalla direzione Fedital né dal quartier generale Parmalat. Il fatto però che induce ad accreditare, almeno in parte, questa tesi è che sono in molti ad ammettere che quella della holding è la via più probabile; senz'altro più ipotizzabile di quella di una fusione tra due gruppi assolutamente disomogenei come Parmalat e Fedital. Un altro segnale l'ha dato indirettamente Arcangelo Lobianco, presidente della Coldiretti, organizzazione che è una dei grandi azionisti Federconsorzi (e quindi Fedital). Lobianco ha detto che, a proposito di Parmalat, lui non si incontrerà con Tan-' zi per concordare fusioni, holding o nascita di un eventuale polo alimentare; se dovesse vedere l'industriale parmense sarà solo in grazia della lunga amicizia che li lega. Premesso questo il presidente della Coldiretti ha però ammesso che Parmalat e Federconsorzi stanno studiando reciprocamente le loro situazioni aziendali e che comunque è certa la volontà della Federconsorzi di «creare collaborazione tra le aziende italiane per offrire ai produttori strumenti e opportunità nei confronti dei mercati». Come potrebbe Fedital intervenire nell'azione di sostegno alla Parmalat? Questo è ancora oltre le ipotesi, ma può essere indicativo fare una panoramica sulla struttura del braccio agroalimentare di Federconsorzi. La Fedital è stata costituita poco più di due anni fa e si articola su quattro divisioni: quella lattiero casearia (essenzialmente Polenghi-Lombardo); la divisione «dietetici e diversi» (Polenghi e Augusto); quella ortofrutticoli trasformati (Massalombarda e Yoga); e la divisione vini (Erio logica Valtellinese e Granchicato-Tusculano) per un tota le di otto centri di produzio ne con 1200 dipendenti. Per il 1988 fatturato Fedital (compresa la Colombari!, che ufficialmente ne è ancora fuori) è previsto in 550 miliardi. Nel gruppo il punto debole è costituito dalla Polenghi, che ha accumulato perdite rilevanti; secondo i tecnici i problemi dell'azienda sono legati al particolare tipo di produzione (viene utilizzato solo latte naturale) e al siste ma di distribuzione. Il vertice Fedital è comunque certo di riuscire a pareggiare i conti e a rilanciare in tempi relativamente brevi la Polenghi. Intanto sulla vicenda Parmalat c'è da registrare la spiegazione che il presidente della Kraft Italia, Ernesto Fugazzola, ha dato sulla conclusione dell'offerta per l'azienda di Tanzi. Abbiamo fatto una proposta, ha detto in sintesi Fugazzola, che non era negoziabile; gli azionisti Parmlat l'hanno respinta e noi abbiamo abbandonato la partita perché giudichiamo l'operazione interessante solo alle nostre condizioni. *Abbia77io — ha concluso Fugazzola — altri progetti in cantiere: Vanni Cornerò

Luoghi citati: Collecchio, Italia, Milano