Oggi si parla di moneta Cee

Oggi si parla di moneta Cee Oggi si parla di moneta Cee ROMA — Una ipotesi di riallineamento all'interno dello Sme a breve termine non è da prendere in considerazione: le tensioni sulle monete europee registratesi nei giorni scorsi a causa di una ondata speculativa sono state riassorbite. E' questa la principale indicazione scaturita dalla riunione mensile dei governatori delle banche centrali del 'gruppo dei Dieci», che si è svolta nella sedè della Bri, la banca per i regolamenti intemazionali. Contrario a un riallineamento s'è anche detto il vicepresidente del Consiglio Gianni De Michelis: 'Allo stato attuale — ha detto—non è imposto dagli andamenti dei mercati». L'indicazione dei governatori è venuta al termine di una giornata decisamente tranquilla sui mercati europei, con il marco in ribasso (al fixing è stata quotato 746,65 lire contro le 747,625 di venerdì) e il dollaro in lieve rialzo (a 1379,15 lire contro le 1378,675 di venerdì). A Francoforte il 'biglietto verde» è stato fissato a 1,8474 marchi (rispetto a 1,8446 di venerdì) grazie anche ad un intervento della Bundesbank che ha venduto sul mercato 8,5 milioni di dollari. La lira ha gua dagnato terreno oltre che sul marco tedesco, anche sulle altre principali monete del sistema monetario. La Banca d'Italia è intervenuta al fixing del dollaro vendendo 82 milioni di dollari degli 85 milioni trattatti ed ha "aiutato» la discesa del marco, versando sul mercato, al fixing della divisa tedesca, 44 milioni di marchi dei 49 milioni passati di mano. Torniamo a Basilea. Sia i governatori del «gruppo dei Dieci» che i sostituti dei governatori dei Paesi Cee hanno dato un giudizio sostanzialmente positivo almeno come quadro d'insieme della situazione. Pur con alcune sfumature, si è convenuto cioè che l'attuale situazione dei cambi rispecchia abbastanza fedelmente i «fundamentals» e cioè i fattori di fondo che determinano l'andamento dell'economia, e questo sia nell'ambito generale che nella Cee. Buono, in particolare, il tenore di crescita economica nella Comunità, mentre la Germania dimostra di fare la sua parte con un tasso di espansione del 3,9%. Meno rosea la situazione statunitense, dove spuntano segnali di rinnovate spinte inflazionistiche. Tutto sommato comunque l'attuale configurazione risulta confacente allo spirito di Nyborg, vale a dire che si continua a considerare possibile fronteggiare la situazione valutaria sia attraverso lo strumento dei cambi che con quello dei tassi d'interesse. Come dire che lo spauracchio del riallineamento dello Sme è stato allontanato. Al termine della riunione il presidente della Bundesbank Karl Otto Poehl ha riferito che -le pressioni inflazionistiche sono state arrestate e l'attuale livello del dollaro è da considerarsi soddisfacente». Ciò, ha aggiunto Poehl, si deve in parte ai recenti aumenti dei tassì di interesse chiave da parte della Fed e delle maggiori banche centrali europee, aumenti che 'hanno contribuito a ingenerare una maggior fiducia nel mercato sul fatto che l'inflazione sarà tenuta fermamente sotto controllo». Sul fronte monetario questa è una settimana campale. Sempre oggi alla Bri di Basilea si riunirà il comitato di 'super-esperti» creato dai leader dei Dodici al vertice di Hannover in giugno e incaricato di studiare modi e tempi di un'eventuale banca centrale europea. I! comitato è presieduto da Jacques Delors e comprende i governatori delle banche centrali dei paesi della Cee e, in qualità di saggi, il vicepresidente della Commissione, Frans Andriessen, e gli studiosi Alexander Lamfalussy, belga, Niels Thygesen, danese, e Miguel Boyer, spagnolo. Segretario è Tommaso PadoaSchioppa, vice-direttore generale della Banca d'Italia. Nell'incontro dovrebbero essere tra l'altro discussi i problemi di coordinamento tra le politiche monetarie dei Paesi aderenti all'accordo di cambio Sme e Paesi non aderenti come l'Inghilterra e la Spagna in vista del vertice dei ministri finanziari europei che si terrà sabato a Creta e della gran kermesse annuale del Fondo monetario internazionale che si terrà il 24 di questo mese a Berlino. In vista del meeting di Berlino domani si riuniranno a Parigi i sostituti del 'gruppo dei Dieci». Parallelamente a questa riunione, che sarà presieduta da Lamberto Dini, dovrebbero riunirsi informalmente anche i sostituti dei 'Sette grandi» (Usa, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Francia e Canada), per gli Usa sarà presente il sottosegretario al Tesoro David Muldorf (Baker, che s'è dimesso per dirigere la campagna elettorale di Bush, non è ancora stato sostituito).