Indesit, 4 mila senza assegno

Indesit, 4 mila senza assegno Cassa integrazione in ritardo Indesit, 4 mila senza assegno Si fa difficile la situazione nel Pinerolese Indesit, un bubbone nel panorama della disoccupazione regionale: dal 1980 sono 1700 i lavoratori rimasti senza lavoro. A cui aggiungere i 290 della «Seleco» mentre il conto sale a 4 mila unità se si sommano i 2400 della Indesit del Casertano. Adesso sono tutti in attesa che venga rinnovata la cassa integrazione straordinaria. Un problema complesso, spiegato ieri nel corso di un incontro con la stampa dal pei (i parlamentari Gianni Alasia e Angela Migliasso, i consiglieri regionali Calli garo e Montefalchesi): "Ritardo che suscita preoccupazione e perplessità in quanto il comitato del ministero del Lavoro inspiegabilmente non ha ancora concluso l'istruttoria». In altre parole significa che i lavoratori non percepiscono il sussidio da maggio e «se tutto va bene» saranno pagati dal prossimo gennaio. Ritardo dovuto ad intoppi burocratici?. Marisa Mottura del consiglio di fabbrica teme che la questione sia "soprattutto politica, dovuta cioè all'inerzia di chi ha potere d'intervento». Lo scenario non è dei più rassicuranti: l'occupazione femminile ha subito con il passaggio dell'azienda al gruppo Merloni una consistente flessione e nel totale la disoccupazione nel bacino pinerolese (56 comuni interessati) è salita oltre il 16 per cento contro 1*11 per cento di Torino, senza contare i riflessi (in termini dì posti di lavoro) sulle aziende dell'indotto. Le proposte del pei per attenuare la crisi: prepensionamento per i cinquantenni, sovvenzioni alle aziende che assumo lavoratori in cig, corsi di riqualificazione professionale. -Se il governo e le istituzioni hanno di meglio da proporre lo facciano: sarebbe però ora di discutere e ancor più di decidere». Intanto si profila per ottobre il licenziamento di 270 unità della Seleco.

Persone citate: Angela Migliasso, Gianni Alasia, Marisa Mottura, Montefalchesi

Luoghi citati: Torino