«Torino merita mi palarock» di Beppe Minello

«Torino merita un palarock» Il sindaco, entusiasta, dopo il successo del concerto per Amnesty «Torino merita un palarock» «E' solo un'idea», precìsa Maria Magnani Noya - Ma l'assessorato alla Cultura ha già un progetto per realizzare un impianto coperto da 10 mila posti - Dovrebbe sorgere alla Pellerina ed essere più grande del Palatrussardi di Milano 8pringsteen e compagni Sono già a Barcellona, prossima tappa del concerto di Amnesty International, e sono quasi terminati 1 lavori per smontare il palco e restituire lo stadio al calcio. Ma è rimasto un sogno, un'esperienza unica e esaltante per 1 sessantamila giovani accomunati dalla passione del rock e dal grido di libertà che, l'altra sera, si è innalzato per otto ore dal catino dello Stadio Comunale. E quella che poteva essere considerata una comunque documentata opinione, dopo l'altra notte, è diventata certezza: Torino è la capitale del rock. 'Avvenimenti così belli attirano una grande attenzione sulla nostra città', commenta soddisfatta il sindaco Maria Magnany Noya, colpita dalla "musica, dalla partecipazione della gente» e dal sapiente intreccio «di rock e messaggi di libertà». Un entusiasmo che, l'altra sera, nella tribuna riservata al vip, le ha fatto dire che Torino 'merita un palarock». 'Non ho detto però che si farà, ma che è un'idea, suggestiva, simpatica e interessante, ma sempre un'idea». In realtà, quella che, ormai dall'inizio dell'anno, si aggira nelle stanze dell'assessorato alla Cultura è qualcosa di più di un'idea. L'impresario che ha realizzato il Palatrussardi di Milano, Togni, quello dei circhi, ha infatti proposto alla città di realizzare un'analoga struttura nel parco della Pellerina. La proposta è stata anche discussa, questa primavera, in commissione e tutti, anche i gruppi di opposizione, si sono detti favorevoli all'iniziativa. 'Al Comune è stato chiesto di provvedere solo agli allacciamenti di luce, gas e acqua — spiega l'assessore Marziano Marzano — una spesa di 400, al massimo 500 milioni, tanti quanti ne spendiamo, in un paio di stagioni, per realizzare, sempre alla Pellerina, l'area destinata agli spettacoli di Sere d'Estate. Con una differenza però, mentre le nostre strutture possono essere usate sì e no due mesi e mezzo all'anno, un Palatenda può ospitare manifestazioni e spettacoli tutto l'anno. La proposta di Togni appare quindi molto vantaggiosa: può ospitare diecimila persone sedute con tutti ì confort e abbiamo chiesto e ottenuto alcune modifiche per eliminare gli inconvenienti di acustica e climatizazzione (pessime, ndr) del Palatrussardi». n progetto è già stato presentato alla Regione cui compete valutare l'impatto ambientale che una simile struttura avrebbe sull'am¬ biente: "Pare che il nulla osta arriverà entro breve — dice ancora Marzano — La tenda di Togni, ad esempio, non supererà gli alberi più alti». Anche l'assessore, come il sindaco, mette comunque le mani avanti: «E* ancora un'idea». Ma intanto, la sua speranza è che la struttura, realizzabile in sei mesi, possa già essere realtà la prossima estate. L'idea, invece, di utilizzare per la musica il Palazzetto dello sport non piace all'as¬ sessore Matteoli: «72 Palazzetto è e deve rimanere una struttura specializzata: le esigenze della pratica sportiva sono diverse da quelle della musica (il palco degli Spandau Ballet, ad esempio, era troppo grande per la pedana della struttura di Parco Ruffini, ndr). Per il Palazzetto, piuttosto, è necessaria un'accorta manutenzione che potrebbe anche accompagnarsi a un ampliamento. Ci sono anche diversi progetti: da 6-7 mila posti a 12 mila. Insomma, benvenga un Palarock alla Pellerina». E mentre in Comune si pensa al futuro, alla sede di Amnesty International si gongola per l'incredibile successo della manifestazione. "Eravamo convinti che il pienone non ci sarebbe stato — spiega Edoardo Cupolo dell'esecutivo nazionale di Amnesty — E invece... Eccezionale è stata la mobilitazione dei nostri volontari, un centinaio, tanti se si pensa che in città abbiamo 500 iscritti, 2000 in Piemonte». Dall'incasso, oltre due 2 miliardi, dedotti i passivi (il solo rimborso delle spese all'organizzazione FranTomasi e a quelle del cantanti e dei loro gruppi) e grazie ai mezzi messi a disposizione gratuitamente dal Comune (altri 300 milioni risparmiati) "rimarrà, pensiamo, circa un miliardo che contribuirà a ripianare le perdite dei concerti in programma in Africa, America del Sud e Asia». Nulla si sa, invece, sugli incassi ottenuti dalla vendita della maglietta ufficiale del concerto per i diritti umani e di altri gadget. Il denaro l'ha Incassato la Reebok, l'azienda statunitense che, in cambio di 2 milioni di dollari messi a disposizione dell'iniziativa di Amnesty, ha ottenuto di diventare lo sponsor unico della manifestazione e di vendere, appunto, magliette e cappelli. Amnesty, da parte sua, sta lavorando affinchè l'intero tour si concluda almeno in pareggio «se ci saranno guadagni — spiega Cupolo—verranno utilizzati per creare un fondo di assistenza alle vittime delle violazioni dei diritti umani». Beppe Minello Spettacolo di folla: in sessantamila hanno gremito per 12 ore (dalle 14 alle due di notte) il Comunale; buoni affari per tutti

Persone citate: Edoardo Cupolo, Maria Magnani Noya, Maria Magnany Noya, Marzano, Marziano Marzano, Matteoli, Togni

Luoghi citati: Africa, America Del Sud, Asia, Barcellona, Milano, Piemonte, Torino