Numero chiuso scaffali gli esami

Numero chiuso, scattati gli esami Per la prima volta gli aspiranti medici sottoposti ad una selezione Numero chiuso, scattati gli esami Si spera di evitare, così, futuri disoccupati - Su 403 giovani che si sono presentati alla prova soltanto 300 potranno iscriversi alla facoltà - I risultati resi noti lunedì o martedì Alcuni si sono presentati a Palazzo Nuovo in compagnia della mamma o del papà. Diciottenni emozionati come 11 primo giorno di scuola. Dovevano essere in 432 a sostenere le prove di ammissione al primo anno di Medicina-Chirurgia: ne sono giunti 403. Soltanto 300, per, decisione delle autorità accademiche, si potranno iscrivere alla facoltà; gli altri dovranno cambiare la scelta del corso di laurea. E' la conseguenza del numero chiuso o programmato, per la prima volta introdotto in Italia allo scopo di limitare la quota di futuri medici disoccupati e dare a tutti una migliore preparazione, soprattutto pratica. Una novità storica anche per l'Università di Torino che non ha mai fissato limiti alle iscrizioni (fa eccezione, da qualche anno, il corso di laurea in Odontoiatria) e che ha accettato, non senza contrasti intemi, le indicazioni nazionali. Per scegliere le 300 matricole dell'anno accademico 1988-89, la facoltà presieduta dal prof. Guido Filogamo ha stabilito un criterio di selezione basato su 80 quiz. Le domande sono state preparate dai docenti giovedì sera e tratte dalla cassaforte soltanto ieri mattina per evitare fughe di notizie. Per rispondere ai test, i 403 candidati, distribuiti nelle tre aule magne di Palazzo Nuovo, hanno avuto a disposizione due ore. Tutti sono usciti contemporaneamente al termine del tempo stabilito e, subito dopo, si sono iniziate le operazioni di correzione delle prove. L'esito si conoscerà lunedì o martedì della prossima settimana. Precise e ferree le norme fissate dalla commissione d'esame: proibito entrare in aula con libri, appunti o calcolatori; vietato l'uso di penne diverse da quella fornita; severo il controllo dei dieci fra docenti e ricercatori presenti in .ogni aula per sorvegliare; impossibile uscire pri¬ ma del termine degli esami; anonimi i fogli compilati da inserire nella busta (gli autori saranno successivamente identificati attraverso la lettura di codici a barre). Un solo candidato, dopo un'ora dall'inizio della prova, ha preferito ritirarsi. Quasi tutti gli altri sono riusciti a rispondere alle domande prima delle due ore di tempo disponibile. Test con risposte facili? «Temerò fossero più difficili — ammette Giovanni Letizia, diploma di odontotecnico —. Per chi come me ha frequentato scuole professionali e durante le vacanze s'è tenuto in esercizio, non s'è trattato di test proibitivi. Io ho presentato la domanda di ammissione anche al corso di laurea in Odontoiatria e sosterrò le prove il 5 ottobre. Potrà andarmi male in un'occasione; spero di non fallire in entrambe». Claudia Lomoro, fresca del diploma di maturità scientifica (37 il voto finale), condivide la decisione di ricorrere ai quiz per la selezione, -nono stati scelti con serietà» ma non è sicura di essere tra i 300 vincitori del concorso. «Se l'esito dovesse essere negativo mi iscriverò a Giurisprudenza. Mi rendo conto che Medicina e Giurisprudenza non sono discipline affini, ma è la mia decisione». Luca Giordanengo, maturità classica al Cavour (53 il punteggio conseguito), ha deciso di presentarsi all'esame di ammissione a Medicina «per rendermi conto soprattutto della mia preparazione sulle materie scientifiche. Non intendo iscrivermi a tutti i costi a Medicina e anche se sarò ammesso fra i 300, probabilmente sceglierò Biologia». Guido G a violi, diploma di maturità scientifica: 'Spero proprio di diventare una matricola di Medicina, perché ho sempre sognato di esercitare la professione. La qualità delle domande sottoposte e il modo in cui sono state organizzate le prove mi hanno impressionato favorevolmente. Temevo pastette o improvvisazioni». In attesa del risultati, che saranno affissi all'inizio della prossima settimana nella segreteria della facoltà in corso Massimo d'Azeglio, gruppi di studenti si stanno mobilitando per opporsi alla politica del numero chiuso all'interno dell'Università. Ieri a Palazzo Nuovo alcuni giovani del 'Collettivo studenti di Medicina» hanno distribuito volantini per protestare contro il "tentativo di ricostituire un'università d'elite». Guido J. Paglia

Persone citate: Cavour, Claudia Lomoro, Giovanni Letizia, Guido Filogamo, Luca Giordanengo, Medicina

Luoghi citati: Italia, Torino