In discoteca la favola di Bianca di Savoia

In discoteca la favola di Bianca di Savoia Più di 1500 invitati al grande party per il matrimonio della figlia di Amedeo d'Aosta In discoteca la favola di Bianca di Savoia Centinaia di curiosi tenuti lontani da polizia e carabinieri - Domani ad Arezzo la giovane, 22 anni, sposerà il ventisettenne conte Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, manager pubblicitario - Uno dei testimoni di nozze sarà Umberto Agnelli LUCCA — Il cerimoniale reale è stato rigorosamente rispettato ed il cocktail che Bianca di Savoia Aosta ha offerto a Villa Mansi (Segromigno di Lucca), prima del suo matrimonio che si svolgerà ad Arezzo nella tenuta paterna del Borro, non ha deluso le attese per un evento di grande mondanità. Ma Bianca di Savoia, figlia maggiore del duca Amedeo, che domani sposerà Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, 27 anni, giovane manager della pubblicità, ha dimostrato di voler essere una ragazza di 22 anni come tante altre: niente valzer o grandi balli di gala al termine della serata ma una discoteca, nella quale gli oltre 1500 invitati si sono potuti scatenare al suono della musica moderna. A ricevere gli ospiti la famiglia d'Aosta: il duca Amedeo e la sua seconda moglie, la duchessa Silvia Paterno, Bianca e il fidanzato Giberto, il giovane duca Aimone e la sorella Mafalda d'Aosta, la madre Claudia d'Orléans e il suo secondo marito Arnaldo Da Cagnini e, al termine di questa passerella, i conti Arrivabene, genitori del futuro sposo. Lo stilista di questo defilé dei duchi d'Aosta era Enrico Coveri, che ha ideato un modello per ogni duchessa: «Per Bianca ho preferito un abito bianco con una grande ruche — ha osservato Coveri — per valorizzare ancora di più il suo collo da cigno; per Mafalda un vestito adatto alla sua giovane età e per la duchessa Silvia un vaporoso abito di chiffon dì seta, ideale alla sua piacevole persona». Gran defilé della nobiltà intemazionale: con la principessa Ira Furstenberg, il principe Idris Senoussi e sua moglie della dinastia reale di Libia, Alfonso di Borbone primo cugino di Juan Carlos. La famiglia Savoia era rappresentata da Maria Pia e Maria Beatrice con il figlio Raffaello. Ed ancora Margherita di Romania, sua altezza reale il duca di Castro con il duca di Calabria. A rappre¬ sentare il vertice dell'industria privata italiana c'erano Umberto Agnelli (che sarà testimone alle nozze) e la moglie Allegra. Sempre fra gli ospiti il generale Capuzzo ex comandante generale dei Carabinieri e la famiglia Marconi; il conte Giovanni Nuvolettl con la signora Clara Agnelli. Marta Marzotto è stata accolta con un applauso. La cerimonia di ieri è stata un evento di eccezione anche per i nostalgici della monarchia: c'erano infatti Matteo De Nardelli, presidente dell'Unione Monarchica Italiana, e Sergio Boschiero, presidente del Movimento Fert, due associazioni vicine al duca di Savoia. Ed inoltre Carlo Galimberti, presidente del Movimento monarchico, vicino al principe di Napoli Vittorio Emanuele, recentemente riconciliatosi con il duca Amedeo d'Aosta. Inutilmente attesi politici come Andreotti e Fanfara. L'organizzazione della festa, nel giardino della splendida villa Mansi progettata da Francesco Juvarra, è stata curata dal proprietario Marino Salom, esperto in «catering» di lusso ed amico di Bianca. Per questa grande festa Salom e sua moglie Claudia hanno mobilitato tutta la loro organizzazione. Trofei di fiori freschi ed una tovaglia di Fiandra color rosa pesca, lunga venti metri, per il tavolone-labirinto che Marino Salom ha ricostruito secondo un'antica stampa ritrovata dalla marchesa Bona Frescobaldl. Per centinaia di curiosi è stato impossibile avvicinarsi al cancello. Molti posti di blocco controllavano l'accessoallavillaedè rimasto deluso anche chi sperava, con l'espediente degli inviti falsi, di potersi infiltrare tra gli invitati: l'inganno è stato scoperto in fretta. La villa e le strade vicine erano presidiate da carabinieri e polizia, in tutto più di 250 uomini. Nelle ore che la separano dal matrimonio, fra obblighi di società, interviste e corse per sfuggire ai curiosi, la futura sposa non ha, comunque, voluto rinunciare ad occuparsi personalmente dei dettagli della cerimonia. L'impegno più gradito quello di ricevere i regali. Fra questi una piccola foto, sicuramente fra i pensieri più belli, della principessa d'Aosta quando era bambina: un regalo materno che Claudia d'Orleans, da anni oramai residente negli Stati Uniti, ha voluto fare a sua figlia assieme ad un prezioso anello di oro bianco con un brillante, un rubino ed uno smeraldo: perfetta imitazione del gioiello di famiglia, ereditato dalla bisnonna, che spetterà alla moglie di suo fratello Al mone. Antonella Leoncini Segromigno (Lucca). Foto di famiglia a Villa Mansi. Da sinistra i genitori della sposa (il duca Amedeo d'Aosta con la consorte la duchessa Silvia Paterno), lo sposo (Giberto Arrivabene Gonzaga), la principessa Bianca di Savoia Aosta con il fratello Aimone e la sorella Mafalda