Nell'89 non ci saranno sconti lrpef di Gian Carlo Fossi

Nell'89 non ci saranno sconti Irpef Manca il tempo per approvare in Parlamento il provvedimento presentato dal governo Nell'89 non ci saranno sconti Irpef I! benefìcio economico non si perderà - Potrà essere recuperato con la dichiarazione dei redditi del maggio '90 o attraverso altre procedure attualmente allo studio - L'aliquota per la fascia 16-30 milioni forse scenderà dal 26 al 25% ROMA — Nelle buste paga dei 18 milioni di lavoratori dipendenti, llrpef non potrà essere alleggerita nel 1989.1 tempi tecnici non lo consentono: occorreranno parecchi mesi perché il provvedimento, presentato dal governo per la modifica della curva delle aliquote, possa essere approvato definitivamente dai due rami del Parlamento, n beneficio economico complessivo sarà recuperato nel quadro della dichiarazione dei redditi del 31 maggio 1990 o attraverso altre procedure attualmente allo studio. La curva potrebbe essere modificata, rispetto al testo ministeriale, solo per quanto riguarda la fascia di redditi compresa fra i 16 e i 30 milioni annui lordi, con l'accoglimento della richiesta avanzata da Cgil-Cisl-Uil per la riduzione di un punto, dal 26% al 25%. Invece, già nell'ambito della finanziaria 1989, potrebbero essere sensibilmente aumentate le detrazioni per le famiglie mono-reddito e le spese di produzione del reddito. L'attenuazione della pressione fiscale nei confronti del lavoro dipendente sarà al centro del nuovo Incontro politico-tecnico fissato per lunedi tra il vicepresidente del Consiglio De Michelis, il ministro delle Finanze Colombo e una delegazione ristretta di Cgil-Cisl-Uil. Nella riunione dì giovedì. De Mita ha manifestato una certa disponibilità, ma ora si tratta di entrare nel merito dei contenuti e di definire cifre e modalità di attuazione. I tempi sono strettissimi: il confronto governo-sindacati si dovrà concludere tassativamente entro martedì; giovedì ci sarà a Palazzo Chigi un altro vertice con De Mita, venerdì il Consiglio dei ministri varerà le misure fiscali e, forse insieme, i provvedimenti riguardanti le economie (sanità, previdenza, enti locali, pubblica istruzione). Nell'incontro di lunedi, oltre che sull'Irpef, il governo uscirà allo scoperto su altre due questioni di grande rilievo: il nuovo regime di tassazione per 1 lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, professionisti) e la riforma dell'amministrazione finanziaria, alla quale è strettamente legata la possibilità concreta di attuare una efficace lotta all'evasione. Il segretario confederale della Uil Musi sottolinea che, secondo la valutazione degli esperti del ministero delle Finanze, l'introduzione del nuovo sistema per gli autonomi consentirebbe il rastrellamento di ben 10 mila miliardi in uno o due anni. Più che un condono, l'operazione verrebbe considerata una «ricostruzione della carriera fiscale», che consentirebbe ai lavoratori autonomi di sanare il «pregresso», senza multe elevate ed eccessivi aggravi economici, nonché eventuali sanzioni penali. Dopo il disgelo di giovedì, i sindacati si augurano che «la montagna non partorisca il topolino», perché in questo caso la reazione sarebbe immediata, inevitabile 11 minacciato sciopero generale. «7 passi avanti compiuti sul metodo (prima il fisco, poi i tagli) — osserva Pizzinat o — consentono di portare avanti un disegno di soluzioni graduate, che hanno un punto di partenza ben preciso e delle certezze terminali, nell'arco di tempo tra il 1989 e il 199Z: Ai semplici titoli, secondo il segretario generale. della Cisl Colombo, dovranno seguire i capitoli completi dell'intera manovra: cifre, scadenze, fatti, non semplici parole. «Se il governo — aggiunge — si presenterà con proposte all'altezza della situazione, -si. arriverà in porto nella prossima settimana e il Parlamento sarà investito di un dibattito e di decisioni importanti.. Per la Uil, Musi auspica che non ci siano sorprese «dati i molti interessi in campo e la palese diversità di opinioni tra ministri'. Un altro segretario confederale Galbusera indica alcunTpunti irrinunciabili: revisione della curva delle aliquote, chiara definizione del meccanismo automatico di restituzione del fiscal drag, esatta valutazione degli effetti della manovra Iva sul costo della vita. Gian Carlo Fossi

Persone citate: De Michelis, De Mita, Pizzinat

Luoghi citati: Roma