E il Tesoro francese punta su Wall Street

E il Tesoro francese punta su Wall Street E il Tesoro francese punta su Wall Street Quoterà le sue obbligazioni a New York DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — La Francia sta per quotare il suo debito pubblico a Wall Street. Entro la fine del mese, qualsiasi investitore americano potrà acquistare in dollari delle obbligazioni emesse dal Tesoro francese, trasformate in American Depositary Receipts (certificati di deposito garantiti da titoli esteri) e trattate alla Borsa di New York. E' una novità assoluta perché, finora, la vendita di obbligazioni pubbliche sui mercati internazionali avveniva attraverso la mediazione di grandi banche ed era riservata ai cosiddetti investitori istituzionali. L'obiettivo è quello di portare dall'altra parte dell'Atlantico, direttamente «al consumatore», uno dei principali strumenti finanziari delle casse pubbliche. Per usare una battuta già coniata a Parigi, «é come proporr&dei jambons-beurre — i classici panini francesi prosciutto e burro — sotto la forma più familiare degli hamburgers-. Ma, battute a parte, l'operazione dovrebbe attirare — almeno nelle previsioni — un milione di dollari d'investimenti già nei prossimi tre mesi di lancio. Per il ministero del Tesoro francese è un esperimento. Per ora saranno venduti titoli già emessi (le obbligazioni al 9,8 per cento e quelle all'8,5 scadenza 1996 e '97) che rappresentano in totale 72 miliardi di franchi sul complesso dei 370 miliardi di franchi di obbligazioni pubbliche circolanti. Ma se il risultato della nuova forma di piazzamento sarà positivo, l'esperimento potrebbe essere esteso ai Buoni del Tesoro o, addirittura, allargato con emissioni specifiche. La «marcia su Wall Street», poi, è anche una questione d'immagine per la politica economica francese. E per chiedere la fiducia degli investitori americani, Parigi si presenta con delle buone carte. D debito pubblico — 1300 miliardi di franchi — è pari al 23,8 per cento del prodotto interno lordo: un rapporto paragonabile a quello dei Paesi con gli indici economici in migliore salute come la Germania (23,2) o il Giappone (27,5). Un dato che ha spinto Moody's Investors, uno dei grandi analisti finanziari di New York, ad assegnare il suo massimo «voto» (la triple A) al nuovo titolo. L'operazione sarà condotta sfruttando il meccanismo degli Adr {American Depositary Receipts) che esiste già dal 1920 e che si è sviluppato negli ultimi quindici anni per facilitare l'acquisto dei titoli azionari stranieri sul mercato Usa. Enrico Singer • AMATO RIAPRE L'ASTA DEI BTP — B ministro del Tesoro Amato ha disposto la riapertura dell'emissione dei Btp di settembre, offrendo complessivamente altri 3000 miliardi di titoli, di cui 1500 a scadenza biennale e 1500 a scadenza quadriennale. La prima tranche di Btp aveva ottenuto un'ottima accoglienza da parte del mercato, che, su un'offerta complessiva di 8000 miliardi di lire, aveva richiesto titoli per quasi 10.700 miliardi. Le condizioni dell'emissione rimangono invariate.

Persone citate: Enrico Singer, Tesoro Amato

Luoghi citati: Asta, Francia, Germania, Giappone, New York, Parigi