Il Mister Liberty di Neizvestny di Lia Wainstein

Il Mister Liberty di Neizvestny IL CELEBRE SCULTORE ESULE DALL'URSS RIVELA UN PROGETTO PER TAIWAN Il Mister Liberty di Neizvestny ROMA — Uno dei più prestigiosi esponenti deU'emigraziom russa, lo scultore Ernst Neizvestny, è stato recentemente ricevuto dal Papa, cui ha donato il modello in bronzo, alto settanta centimetri, del monumento al quale sta lavorando. Si tratta della figura gigantesca, alta più di 46 metri, di un uomo, che spunta da una struttura di metallo e regge una fiaccola informa di globo sfaccettato. L'artista spera di poter erigere a Kaohsiung, il porto di Taiwan, questa Nuova statua della libertà che deve simboleggiare l'importama dell'Asia nel XXI secolo e «le conquiste culturali e tecnologiche della Repubblica della Cina nazionale in quanto rappresenta il Terzo Mondo mentre procede verso il XXI secolo». L'idea fu ispirata a Neizvestny da un viaggio a Taiwan con una delegazione americana, e anche dai rapporti di amicizia con il sindaco Su Nan Cheng. Oltre ai valori spirituali che la Nuova statua della libertà intende esprimere, nel grandioso progetto sono incluse varie imprese concrete, che si dovrebbero sovrapporre lungo i suoi cinquanta metri. La base contiene un acquario, negozi e uffici, poi auditori e cinepia, più in alto sale per mostre e un ristorante girevole, quindi una galleria a spirale che raffigura La marcia della libertà al posto del cuore il «mobile» L'albero della vita, nella testa un planetario e un osservatorio, e nella fiaccola, infine, dei raggi laser, una stazione meteorologica e un'emittente radiotelevisiva «E' questo un concetto ultramoderne adeguato al XXI secolo», spiega lo scultore. Susan Cheng, mecenate e filantropa asiatica, sta promuovendo un'azione per raccogliere i cinquanta milioni di dollari necessari Ernst Neizvestny è nato nel 1926 negli Urali, a Sverdlovsk, (fino al 1924 Ekaterinburg) la città dove nel 1918 furono uccisi lo zar e la sua famiglia. Il fatto che Sverdlovsk si trovi sul confine tra Russia europea e Russia asiatica a Neizvestny sembra importante perché gli ha consentito di crescere tta due culture. Il padre era medico, la madre, una nota poetessa, ha potuto raggiungere lo scultore a New York insieme con la figlia in¬ segnante e con il nipote studente. In patria, la vita di Neizvestny fu caratterizzata dall'alternarsi di rapporti, ora tesi, ora buoni con le autorità. Combatté giovanissimo nella seconda guerra mondiale, fu gravemente ferito e decorato, frequentò alcune scuole artistiche, vi fu qualche espulsione, poi diventò un leader dell'arte underground e insieme uno scultore ufficiale: vinto un concorso internazionale, disegnò il progetto per il Monumento del Fiore di loto, la scultura più alta del mondo, per la diga di Assuan, in Egitto, un'impresa finanziata dall'Urss. L'episodio più clamoroso della sua carriera risale al dicembre 1962, quando una mostra di pittura ufficiale venne allestita a Mosca nella sala del Maneggio. Dopo l'apertura, fu invitato anche un gruppo di pittori «non ufficiali». Krusciov, che in genere non s'interessava all'arte, quella volta fu convinto a recarsi alla mostra. Incontrati gli artisti astratti Krusciov — raccontò in seguito Neizvestny — «cominciò a dare in escandescenze e disse: "Un asino saprebbe fare di meglio con la coda". Davanti alle mie opere, Krusciov disse che sbafavo i soldi al popolo e io replicai che lui di arte non capiva niente. Krusciov esclamò: "Da minatore non capivo. Da funzionario del partito non capivo. Ora sono capo del partito e ancora non capisco". Oli dissi: "Lei se la prende con me in qualità di comunista, ma ci sono dei comunisti che approvano la mia arte: per esempio Picasso e Renato Guttuso"». Dopo la morte del leader (1971) ilfiglio Sergej Krusciov chiese a Neizvestny di scolpire, come desiderava il padre, il monumento sulla tomba al cimitero Novodevicij. Ma la repressione continuò e nel 1974 una mostra all'aperto dì opere non-conformiste di Neizvestny fu distrutta dai 'bulldozer. Emigrato nel 1976, lo scultore si stabilì a New York, dove potè completare il progetto per il suo gigantesco Albero della vita Oltre al museo che gli è dedicato in Svezia, le sue opere si trovano nelle gallerie di Parigi, New York, Berkeley e mi Museo vaticano di arte ecclesiastica. Neizvestny, che ha fatto una serie di vigorose illustrazioni per l Inferno, ha tenuto in vari continenti delle conferenze su Dante e Dostoevskij, Arte e libertà, Concetti dello spazio medievale e rinascimentale in Tolstoj e Dostoevskij, Tendenze messianiche nella cultura russa ecc. Arthur Miller definisce l'arte di Neizvestny, ispirata a temi quali la violenza e il dolore e volta alla ricerca del significato della vita, «un'affermazione profetica della solidarietà umana» e la considera profondamente religiosa, poiché quest'arte aspira «alla trasfigurazione della carne in spirito e della società nella città di Dio». Lia Wainstein «La nuova statua della Libertà» nel bozzetto di Neizvestny