Processo ai fantasmi di Breznev di Emanuele Novazio

Processo ai fantasmi di Breznev Sono comparsi in aula Churbanov, genero dell'ex leader, e la «mafia uzbeka» Processo ai fantasmi di Breznev L'ex vice ministro degli Interni impassibile alla lettura delle imputazioni: bustarelle e abuso di potere - Un altro imputato colpito da malore • Le accuse raccolte in centodieci volumi - Il difensore: la sentenza già decisa per ragioni politiche DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Yuri Churbanov è entrato nell'aula della Corte Suprema alle dieci precise. Un abito grigio, l'aspetto di studiata alterìgia, il volto più giovane forse dei suoi 51 anni. Quando il giudice Michail Marov ha ricordato il suo incarico ufficiale, primo vice ministro degli Interni dell'Urss dal 1980 al 1984, e ha riassunto i capì d'accusa per lui e i suoi otto complici della «mafia uzbeka», -aver accettato bustarelle per un miliardo e mezzo di lire e aver abusato del potere nel quadro delle funzioni ufficiali", il genero di Leonid Breznev è rimasto impassibile, anche se teso. Quando il giudice gli ha chiesto perché il partito lo aveva espulso e l'esercito degradato da generale, nel gennaio dell'anno scorso, ha risposto a voce bassa ma senza emozione apparente: -Per via del mio arresto e della mia messa in stato d'accusa-. Accanto a lui, nel recinto di legno sorvegliato da cinque guardie sostituite ogni mezz'ora, c'erano gli altri otto imputati, l'ex vice ministro degli Interni uzbeko, Khaidar Iakhiaiev, e sette responsabili della polizia di quella Repubblica, accusati di aver pagato Churbanov: mclti nascondevano il volto al pubblico scarso e scelto, un centinaio di persone. Finché l'imputato Kusba Norbutaiev si è sentito male, è svenuto. Durerà almeno due mesi, forse di più. Perché tutto, nel «processo Churbanov», è grandioso e ad effetto, oltre al nome del suo principale imputato. Per leggere l'intero capo d'accusa ci vorranno quattro giorni almeno: il fascicolo che il giudice Marov ha presentato ieri ha mille e cinquecento pagine, gli atti sono raccolti in centodieci volumi, la Corte dovrà esaminare mille e cinquecento 'episodi di attività illegale-. Gravi o ridicoli: Churbanov è accusato, tra l'altro, di aver sottratto fondi al ministero della Difesa per la costruzione di una «installazione speciale» che risultò, poi, una dacia. E' accusato di essersi fatto inviare regolarmente in «dono» da funzionari della polizia uzbeka cognac, vino e frutta. E' accusato, perfino, di aver usato denaro pubblico per comprare un orologio d'oro da regalare al suo capo. Davanti alla Corte, passeranno cinquecento testimoni, e tra loro ci sarà Galina Breznev, 58 anni, moglie di Churbanov e figlia dell'ex Segretario del pcus; ieri «in cattive condizioni di salute» secondo una fonte sovietica, ma 'desiderosa di dare appoggio morale al marito». Dovrà spiegare: all'inizio dell'istruttoria, lo scorso anno, Churbanov l'aveva implicata nelle sue truffe, sostenendo di averle passato trecentomila rubli, seicento milioni di lire, ma poi ha ritrattato. Ma insieme con lei, davanti al giudice Marov e ai suoi due assistenti sfileranno protagonisti e comparse: uomini del potere d'allora, simboli della sua degradazione e della sua corruzione. E fantasmi; personaggi rimasti nelle voci, nei racconti della gente. Charaf Raschidov, per esempio: per trent'anni capo del partito in Uzbekistan, intimo della famiglia Breznev, morto suicida, si dice, per sottrarsi all'inchiesta. Nikolai Tchelokov, superiore diretto di Yuri Churbanov, anch'egli suicida e per le stesse ragioni. Boris Buryatya, già stella del circo e amante di Galina Breznev; uomo di triviale arrivismo, si racconta, che usò Galina per arricchirsi e restò coinvolto con lei in una oscura vicenda di diamanti ruba- ti. E Yuri Sokolov, direttore del più elegante e fornito emporio di Mosca, l'«Elisieiev»: amico di Galina, per la quale riservava il caviale migliore; fucilato nell'84 per aver derubato lo Sta,to. Nell'aula della Corte Suprema ci sarà un altro testimone, o un altro imputato: Leonid Breznev, o almeno quello che fu il suo potere, il suo nepotismo. La corruzione di un'era, investita oggi di colpe storiche gravi, di debolezze ideologiche, di distorsioni della realtà socialista Quello a Churbanov sarà, per questo, anche un processo politico; il primo 'processo politico della glasnost», come lo si definisce a Mosca, e come il giovane difensore di Iuri Churbanov ha subito lamentato. «Finirà per essere considerato colpevole di ogni male, o peggio ancora Breznev sarà giudicato attraverso di lui», aveva detto in un'intervista a Moskovskie Novosti, la settimana scorsa. In aula, ieri, ha ripetuto le accuse, con una inattesa irruenza: «/ giornali hanno già deciso che Churbanov è colpevole, è inammissibile aver pubblicato tanti articoli contro di lui» .'■In un certo modo, il processo è un monito perché certi fenomeni non si ripetano», commentava ieri il portavoce Gherassimov. Yuri Churbanov rischia la morte. Emanuele Novazio

Luoghi citati: Mosca, Urss, Uzbekistan