Genova denunciato il sindaco di Guido Coppini

Genova, denunciato il Il rapporto della Guardia di Finanza sull'inquinamento Genova, denunciato il Omessi i controlli previsti dalla legge - Tracce di cianuro nella discarica comunale di Scarpino - Alcune ditte usavano fogne «segrete» per eliminare i rifiuti GENOVA — Tracce di cianuro nella discarica comunale di Scarpino sulle alture di Sestri Ponente, dove affluiscono rifiuti anche da alcuni comuni della provincia. Residuati tossici e nocivi immessi da alcune aziende industriali di Sestri Ponente che hanno provocato forti morie di pesci. Sostanze oleose e alcaloidi, residui contenenti mercurio e cromo, liquidi altamente inquinanti, fogne costruite abusivamente ed altre realizzate dal Comune di Genova che non venivano controllate. Ogni tipo di residuo immesso nei torrenti Ruscarolo e Chiaravagna, nel Ponente genovese, che finivano direttamente in mare. Questo l'allarmante quadro esposto ieri dalla Guardia di Finanza che ha documentato le ricerche svolte dalla sua stazione navale antinquinamento, con la collaborazione della Usi di Sestri Ponente che ha effettuato le analisi. Denunciati per responsabilità oggettiva il sindaco di Genova, Cesare Campart, insieme con l'assessore all'Ambiente Carlo Dispensa: avrebbero omesso i controlli previsti dalla legge, ignoran- j do l'esistenza di reti fognarie abusive. Agli amministratori della città si contesta inoltre la mancata realizzazione di un depuratore di cui si parla, inutilmente, da anni. «Alcune aziende si servirono di proprie fognature, clandestine, per occultare meglio la natura di quanto scaricavano», precisano alla Guardia di Finanza. Gravissimo il caso della discarica di Scarpino nella quale venivano immesse sostanze tossiche e fortemente nocive (addirittura, come si è detto, materiali con tracce di cianuro). H direttore della discarica, geometra Mario Abbondanza è stato denunciato, essendo stata accertata la sua «responsabilità diretta nell'autorizzare o quanto meno tollerare l'immissione dì sostanze e scorie proibite». L'azienda di maggiore spicco, fra quelle denunciate in base alla legge 319 del 1976, è la «Elettronica San Giorgio Elsag Spa», direzione e aziènda in via Puccini, che produce componenti elettroniche. La Guardia di Finanza chiede che vengano chiamati a rispondere il presidente Giobatta Clavarino e il consigliere delegato Enrico Albareto. Altre aziende coinvolte nell'inchiesta: «Officina Galvanica Artigiana» di Ermenegildo Visentin che immetteva nella fognatura comunale scarichi industriali nocivi alla salute e alla fauna marina e contenente in parte residui di metalli; «Lavanderia Industriale Spa» di Stefano Prato, Filiberto Bordo e Carlo Castagneto residenti a Genova; la •■Ciste] Spa» che produce componenti per radio e realizza collegamenti elettronici (nei quali verrebbero usati piombo, rame e mercurio) di cui è titolare Anna Arecco. Un'azienda stoccava all'Interno dello stabilimento fanghi provenienti dal ciclo di lavorazione. «Forse in attesa di un mezzo per trasportarli chissà dove», dicono alla Guardia di Finanza, confermando che esiste un fiorente commerciò nei trasporti di «veleni». Un'altra ditta denunciata è la «Savio Spa» con sede in via Udine specializzata in tomi della quale sono amministratori Franco Ciatti, Alfredo Moroni e Giorgio Forconi tutti residenti a Genova L'indagine è iniziata verso la fine del 1987 in seguito a lettere di protesta degli abitanti della zona di Sestri Ponente. Molte le segnalazioni su stragi di pesci nel mare per un tratto di alcune miglia, e dei danni delle esalazioni provocate alle campagne. E inoltre fumi, al punto di costringere le donne a stendere la biancheria avvolta nel nailon. Nel giugno scorso sono state completate le analisi dei campioni raccolti, in mare, nei torrenti, nell'atmosfera, nelle campagne. Dopo ulteriori controlli il rapporto finale con le denunce. Guido Coppini

Luoghi citati: Comune Di Genova, Genova