Polo alimentare intorno a Parmalat

Polo alimentare intorno a Parmalat L'ipotesi potrebbe prendere corpo dopo la disponibilità della Con l'agricoltura Polo alimentare intorno a Parmalat Dovrebbe comprendere Federconsorzi e Kraft - Ma Tanzi continua a tacere - Cresce l'attesa per l'assemblea di sabato di alcune società del gruppo • Migliorano le vendite negli ultimi mesi MILANO — L'ipotesi è suggestiva anche se di difficile realizzazione. La possibilità di creare un polo alimentare in Italia con la partecipazione in un grande gruppo privato, la Parmalat, di un'importante organizzazione legata al mondo agricolo, la Federconsorzi, e di un colosso multinazionale come la Kraft, è al centro di molti interessi imprenditoriali e politici. Che qualcosa si stia muovendo lo testimonia la dichiarazione di disponibilità del presidente della Confagricoltura (che assieme alla Coldiretti forma la Federconsorzi), Stefano Wallner «ad intervenire per favorire una soluzione della crisi Parmalat-. Le indiscrezioni e le autorevoli prese di posizione degli ultimi giorni non hanno comunque smosso Callisto Tanzi, il quale mantiene rigorosamente il silenzio. H quartier generale della Parmalat a Collecchio è inespugnabile: o si smentisce tutto, oppure non si dice niente. E anche sabato, quando si riuniranno le assemblee di alcune società del gruppo (Parmalat spa, Parmalat Paestum, Max Baker, Tettamanti), non è detto che Tanzi faccia sapere qualcosa. n presidente della Parmalat è irritato. Non apprezza che, un giorno si e uno no, ci siano dichiarazioni di politici e imprenditori che vogliono correre a salvare il suo gruppo. E in un certo senso Tanzi ha ragione. E' vero che la situazione finanziaria della Parmalat è delicata (500 miliardi di debiti), ma è altrettanto vero che la società non sta portando i libri contabili in tribunale. Ha delle ottime attività industriali e commerciali, una rete di vendita senza paragoni, un nome intemazionale. Se anche la Kraft si è interessata al gruppo di Collecchio, vuol dire che qualcosa di buono c'è ancora. Proprio negli ultimi mesi le vendite della Parmalat hanno registrato un significativo miglioramento, un sintomo positivo.. Proprio per questi motivi sarebbe utile, soprattutto per tutelare il buon nome della Parmalat, che lo stesso Tanzi illustrasse i problemi attuali e le strategie future del suo gruppo. Questo servirebbe certamente a troncare la spirale delle voci e supposizioni attorno al gruppo di Collecchio. Nel frattempo pare che esistano dei problemi di successione tra gli eredi di Guido Larini, uno degli azionisti della Parmalat (con il 5,84%), scomparso recentemente.

Luoghi citati: Collecchio, Italia, Milano