Mizrahi, una nuova star a New York di Antonella Amapane

Mizrahi, una nuova star a New York SI chiama Isaac Mlzrahi la nuova stella della moda americana. E' uno stilista ebreo di 26 anni che in occasione delle sfilate di New York per 11 prossimo autunno-inverno ha conquistato l'ammirazione del pubblico e della stampa con una linea dominata da ampi pantaloni (lui ne va pazzo) a vita alta, in jersey coloratissimo. Un successo strepitoso. Isaac Mlzrahi è un accanito sostenitore dello stile newyorkese, che lui definisce «affascinante, bello e pratico al tempo stesso». «Sono nauseato da tutti quei sarti che scopiazzano gli europei», sostiene. Allievo di due stelle della moda americana, Perry Bili s e Calvin Klein, il giovane Isaac sembra non aspirare al successo commerciale. Per ora preferisce sviluppare un linguaggio e uno stile precisi attraverso gli abiti. Abiti che ancora oggi, nonostante il successo, vengono prodotti con il contagocce: la madre Mlzrahi in occasione di una sfilata del figlio ha dovuto indossare un modello di un altro stilista perché, ha spiegato, «posseggo soltanto un abito da sera di Isaac, tutti gli altri capi finiscono ai negozi, non ce n'è mai a sufficienza per far fronte alle richieste». L'exploit d'esordio di Mizrahi, poche stagioni fa, fu la vendita di 150 capi ai grandi magazzini Bloomingdale's e Saks. Poi arrivò la prima collezione: 24 modelli distribuiti in pochi esemplari a Bergdorf Goodman, Neiman Marcus e Wilkes Bashford. Nella seconda e recentissima collezione Isaac è stato ancora parco: 50 modelli per il giorno e la sera con prezzi che vanno da 250 dollari per una camicia di cotone fino ai 1800 dollari di un abito da sera. La passione di Mizrahi per la moda ha radici lontane e_curiose. Suo padre produceva abiti per bambini e da lui ha imparato molto. «Ma anche osservare mia madre mi è stato utile», racconta Isaac ricordando le splendide toilettes — Norell, Balenciaga, Chanel — che lei indossava. Toilettes a cui la simpatica signora rinunciava solo quando doveva riaccompagnare l'indisciplinato figlio a scuola —era un pessimo alunno, lo sospendevano sempre perché faceva l'imitazione dei rabbini e schizzava modelli d'alta moda sulle pagine della Bibbia. «Mia madre si toglieva Io smalto dalle unghie e indossava abiti dimessi per impietosire i professori. Ci riusciva sempre». Isaac da ragazzino era grassissimo e brufoloso. Poteva indossare soltanto goffi abiti su misura e osservava con invidia come si vestivano i suoi coetanei. Adesso Mizrahi è dimagrito, ha un bell'atelier a New York, nel quartiere di Soho, e mille progetti per il futuro. E' convinto che il successo di oggi sia frutto del proprio passato. Frutto dell'incoraggiamento dei genitori e della sua compagna Sarah Haddad Cheney, ma anche dell'obesità che l'ha aiutato a riflettere, permettendogli di sviluppare fin da bambino una formidabile memoria visiva non solo per l'abbigliamento ma per tutti i piccoli dettagli del suo mondo. Ma soprattutto Isaac è grato ai suoi maestri, agli stilisti che gli hanno insegnato 11 mestiere: «Ho lavorato tre anni con Perry Elite», racconta. «Era un poeta, un artista: mi ha dato molto». Dopo Ellis, Mizrahi è passato alle dipendenze di Jeffrey Banks e infine di Calvin Klein, il re della nuova moda americana. «Calvin ha occhio, lavora duro e sa esattamente ciò che vuole. Ha una personalità forte e questo mi piace, in uno stilista», dice Mizrahi. Antonella Amapane Lo stilista newyorkese Isaac Mlzrahi e, a destra, due modelli della sua più recente collezione Mizrahi, una nuova star a New York Lo stilista newyorkese Isaac Mlzrahi e, a destra, due modelli della sua più recente collezione

Luoghi citati: Bergdorf Goodman, New York