L'abbazia di Cluny ruderi e Beaujolais

L'abbazia di Cluny ruderi e Beaujolais Borgogna: viaggio tra il sacro e il profano L'abbazia di Cluny ruderi e Beaujolais VIAGGIO in Borgogna nell'arte di vivere. Partenza dal resti di un impero spirituale, Cluny, e arrivo nelle profondità, tutte terrene, delle cantine dove maturano vini tra i più titolati del mondo. Nella Borgogna meridionale, tra le verdissime alture della valle del Grosne tra fitti boschi, c'è un piccolo borgo con, al centro, un silenzioso mucchio di rovine. E' ciò che rimane della grande abbazia di Cluny: un pezzo di navata, tronchi di colonne, briciole di chiostri, resti di quella che fu la chiesa più grande della cristianità (cinque navate, deambulatorio, coro, abside con cinque cappelle, sei torri campanarie: 188 metri di lunghezza e 32 di altezza) fino alla costruzione di San Pietro. E' difficile immaginare, oggi, di fronte a queste rovine, la potenza dei cliiniacensi e l'influenza che esercitarono nell'Europa cristiana. All'inizio del XII secolo (l'abbazia, nella versione più grandiosa, fu terminata nel 1135) i monaci erano più di diecimila, sparsi in duemila case in tutta Europa. L'abbazia, nata benedettina, maturò una sua osservanza che sfociò in un nuovo ordine (riconosciuto dalla Santa Sede) che divenne, a un certo punto, la seconda potenza religiosa dell'Occidente dopo il Papato. L'ideale monastico si esplicava nell'ospitalità, nell'elemosina, nelle suggestive liturgie, nella solenni preghiere, negli studi, nei lavori manuali. Già nel XII secolo l'inizio del declino, la lunga, lenta morte di Cluny: prima a causa del calo delle vocazioni in seguito all'affermarsi dell'ordine cistercense, poi per la conquista della città (1471) ad opera di Luigi XI, per le guerre di religione nel secolo XVI e — infine — per lo scoppio della Rivoluzione. Nel 1790, quando fu decretata la fine di Cluny, nell'abbazia non rimaneva che un pugno di religiosi, il 25 ottobre 1791, alla presenza di una sola dozzina di monaci, l'ultima messa solenne; pochi mesi dopo le campane venivano staccate per essere fuse. Nel 1793 la Repubblica inviò truppe nel vicino distretto di Lione sul quale gravavano sospetti controrivolu¬ zionari. I soldati furono particolarmente - zelanti a Cluny: oggetti di culto, arredi, codici, archivi, furono rubati o bruciati, e con qualche solennità, nella piazza del paese. Più tardi, nel '98, in seguito allo smembramento in lotti dell'abbazia e delle sue proprietà, si avviarono sistematiche distruzioni: una strada fu fatta passare nel bel mezzo della navata Poi toccò al tetto: le tegole furono tolte una ad una, le volte vennero abbattute. Più oltre, nel 1810, furono demolite le torri ai due lati del nartece. E per finire, il capolavoro: la distruzione del sublime portale romanico portata a termine in un sol colpo con un sapiente dosaggio di esplosivi. Frantumata l'abbazia, le ultime trasformazioni: il chiostro divenne una piazza, case civili vennero costruite con-e sulle macerie. Sul posto si insediarono negozi e varie attività commerciali. Le autorità comunali presero anche in considerazione (ma infine bocciarono) la proposta governativa per l'insediamento, tra le sacre mura, di una stazione di monta equina. Dell'antica chiesa abbaziale non è visibile ora che il braccio meridionale del transetto maggiore, ma restano anche la piccola cappella Bourbon (1470), in forme gotiche fiammeggianti; si visiterà poi il Farinier, i magazzini per la farina (secolo XIII), con tetti sorretti da una fitta trama di capriate in legno. Lasciando l'abbazia, si aprono le stradine del borgo con la Tour des Fromages nella ine Mercière, la chiesa gotica di Notre-Dame (fine del '200) e il Logis Abbatial, costruito a metà del '400 dall'abate Jean de Bourbon. Vi sono raccolti preziosi resti dell'abbazia: frammenti del nartece e del portale, quadri, ceramiche, lavori d'oreficeria sacra. La zona offre ampia scelta per le sistemazioni in albergo: comodo l'Hotel de Bourgogne (Place de l'Abbaye, chiuso il martedì sera, tel. 85.59.00.58; silenzi, arredamento d'arte, formidabile cucina, accetta tutte le carte di credito); la guida Logis et Auberges de France (piccoli o medi alberghi a gestione familiare fuori dai centri urbani e con cucina regionale) segnala a Cluny: De l'Abbaye (avenue de la Gare, tel.85.5911.14, 80-180 franchi, chiuso domenica sera) e Le Moderne, le Pont de l'Etang, tel. 85.59.05.65,120-250 franchi). La stagione consigliata per il viaggio in Borgogna è l'autunno, quando i colori sono più intensi e i sapori più sapidi. Ad una decina di chilometri da Cluny (strada N.79), a Berzé-la-VUle, la cappella romanica di un priorato dell'antica abbazia. Vi si conservano un sublime Cristo e importanti affreschi cliiniacensi. A Cormatin (13 chilometri a Nord), il villaggio di Taizé. che ospita il gruppo ecumenico dove convivono tre diverse comunità (francescani, protestanti e ortodossi). Si raccomandano escursioni nei centri maggiori di Macon, importante centro vinicolo del Beaujolais con museo con mosaici, ceramiche e bronzi romani, vetrate medievali ed una pregevole raccolta moderna (Braque, Monet, Vasarely) e Tournus, sulla riva sinistra della Saona, tra dolci alture coperte di vigneti Cluny e vicinanze non potranno rimanere unica meta d'un viaggio se disporremo di più di due giorni. Si ricorderà, se il caso, che la Borgogna è una delle regioni più ricche di attrattive di tutta la Francia. Non sembrerà irrispettoso, dopo tanta spiritualità, rivolgere debita attenzione alla cucina e ai vini Gli appassionati imboccheranno allora la «strada dei vini» che si snoda attraverso le diverse denominazioni: gli Chablis, bianchi e secchi, i pastosi rossi della Còte de Nuits, i bianchi e i rossi della Còte de Beaune e della Còte de Chalon, i Beaujolais, e i bianchi della regione di Macon. Proprio qui, a 70 chilometri da Lione, si inizia il pellegrinaggio a partire dalla regione del Beaujolais. (Per informazioni scrivere a Cornile Interprofessione! des Vins de Bourgogne et de Macon Maison du Tourisme - Avenue De Lattre de Tassigny, 71000 Macon - tel. 85.38.20.15). Viaggiando per vini sarà fatale l'incontro con la cucina. Sostiene qualcuno che solo a pranzo si conoscerà a fondo la Borgogna Qualche assaggio: prosciutto alla crema, lumache al prezzemolo, gallo in salsa al vino rosso, quaglie alla vignaiola. Un modo singolare, tranquillo e molto adatto per spostarsi da queste parti è il battello. La regione è attraversata da circa 1200 chilometri di fiumi e di canali, una posizione di privilegio trovandosi allo spartiacque i bacini dei tre principali fiumi francesi: Senna, Loira e Rodano. Le società di navigazione noleggiano battelli con capacita da due a dieci posti. Non è richiesta la patente nautica. (Informazioni: Bourgogne Voies Navigables, 1-2, quai de la République. 89000 Auxerre - France. Tel: 86.52.18.99). Girolamo Mangano Cluny: l'abbazia, importante centro religioso del Medioevo

Persone citate: Bourbon, Braque, Chalon, Girolamo Mangano, Luigi Xi, Monet, Pont, Senna, Vasarely

Luoghi citati: Cormatin, Europa, Francia, Lione