NIZZA Léger mondiale

NIZZA Léger mondiale NIZZA Léger mondiale «I L colore è una necessità vitale. E' una materia prima — diceva Femand Léger — indispensabile alla'vita, come l'acqua e il fuoco». A Léger (18èl-1955), amante del colore quanto fiducioso nel progresso tecnologico, la Fondazione Maeght dedica una retrospettiva, (la prima dopo quella a Parigi nel 1971) completa di 151 opere (89 oli e 61 disegni) dal 1903 al 1955. Questi lavori provengono da una ventina di musei di tutto il mondo, fra cui la Fondazione Léger di Biot attualmente chiusa per ampliamenti, oltre che da collezioni private. Lo scenario della mostra è quello incantevole della Fondazione Maeght che sorge sulla collina di Saint-Paul-de-Vence, a pochi chilometri da Nizza. Si inizia con le prime opere dell'artista, quelle che, come «Le jardin de ma mère (1905) o «Gamins au soleil» (1907), risentono dell'influenza dell'Impressionismo e del Fauvismo. Appartengono a questo periodo «La Couseuse» (1909) e «Les Fumeurs», (1911-12), opere in mostra che ricordano quelle cubiste degli amici Picasso e Braque, ma sono caratterizzate da colori più brillanti. «Il Cubismo, nato da una necessità di reazione — sostiene Léger — debutta in grisaille e si colora qualche anno dopo». Dal 1912 al 1914 dipinge tele che intitola «Contrasti di forme», opere astratte giocate sull'opposizio¬ ne dei valori delle linee e dei colori contrari. E' presente con chiarezza, a Saint-Paul, il percorso evolutivo dell'artista che, dopo la parentesi della prima guerra mondiale, durante la quale produsse un gran numero dì disegni sul tema bellico, matura uno stile definitivo che riflette il suo entusiasmo ner la civiltà Industriale. Non è solo il mondo del lavoro a ispirare l'artista, di cui è celebre la serie dì opere del 1950 dedicate a «Les Constructeurs», alacri e gioiosi operai impegnati nella costruzione di svettanti palazzi; anche il piacere e lo svago sono temi cari a Léger, come vediamo in mostra nei dipinti «Acrobates et musiciens» (1945), «Les Plongeurs polychromes» (1946) o «Le Jongleur et la danseuse» (1954). Realizzata da JeanLouis Prat, direttore della Fondazione Maeght, la mostra resta aperta fino al 2 ottobre ed è accompagnata da un catalogo di 220 pagine con 150 illustrazioni. Elisabetta Tolosano Fernand Léger

Persone citate: Braque, Elisabetta Tolosano Fernand, Picasso, Prat

Luoghi citati: Léger, Nizza, Parigi