Nella Sicilia medievale vicino e lontano dal mare

Nella Sicilia medievale vicino e lontano dal mare Nuovi itinerari nelle zone meno conosciute dell'isola Nella Sicilia medievale vicino e lontano dal mare PRENDENDO spunto da suggestioni di carattere storico-culturale fomite dai pìccoli centri d'arte dell'interno e dai complessi archeologici minori, è possibile tracciare circuiti di scoperta della Sicilia meno conosciuta, più intima e segreta, spesso tralasciata dal turismo di massa che predilige le località balneari costiere. In alternativa alla versione standard del «tour classico della Sicilia in 8 giorni- proposto da molte agenzie di viaggi, un grippo di operatori turistici e albergatori riuniti nel Consorzio Sicilia Turismo si è provato a realizzare una serie di itinerari inediti nell'isola. Appartiene a questa raccolta il Viaggio del Principe che si snoda attraverso 1 feudi, le baronie e 1 vigneti della Sicilia occidentale, sulla direttrice Palermo-Sciacca, lungo la Valle del Belice. Filo conduttore e compa¬ gno di viaggio indispensabile è un libro, Il Gattopardo di Tornasi di Lampedusa, ed è il Principe, appunto, a condurre il turista dai fastosi palazzi barocchi di Palermo alle residenze baronali di campagna. Punto di partenza è Piana dei Colli, costellata delle ville nobiliari dei Resuttano, dei Valguamera di Nlscemi, dei Branciforte di Scordia, dei De Cordova, fino ad arrivare a Bagheria per visitare il palazzo dei Principi di Patagonia. n viaggio nel '700 siciliano prosegue con tappe a Santa Margherita del Belice. aulico centro feudale che fu sède della famiglia dei Principi di Lampedusa, e a Menti dove si trova l'imponente palazzo baronale dei Tagliane d'Aragona e la Casa Ravidà, un pregevole esempio di architettura neoclassica. Ma un viaggio nel Belice è anche una rivisitazione della regione colpita dal terremoto del '68 che riserva alcune sorprese al visitatore: la nuova Gibellina, ricostruita con il contributo di architetti di fama come Pomodoro e Consagra, è oggi un importante centro culturale e ospita ogni estate manifestazioni teatrali dì alto livello. Una certa atmosfera medievale persiste tutt'oggi nei vecchi borghi, nei castelli e nelle masserie della regione dei Nebrodi, compresa tra Milazzo e Tusa, ultime testimonianze di un passato feudale, il medioevo vive ancora nell'antico borgo arroccato attorno al castello di Montalbano Elicona, nelle stradine di San Fratello dove si parla un dialetto di origine longobarda, tra i ruderi dei castelli di Galliti Mamertino e di Naso. Un itinerario attraverso la Sicilia del medioevo prevede la partenza da Milazzo, che conserva ancora un possente castello arabo-normanno, per incunearsi poi lungo le vallate e i boschi dell'interno, con soste negli immutati centri di montagna. Sulla strada per Randazzo, cittadina situata ai piedi dell'Etna e interamente costruita in pietra lavica, è d'obbligo una tappa al giardino botanico di Villa Miragli;!, nei pressi di Floresta. Ritornando verso la costa s'incontra Tortorici, circondata dai boschi secolari e dai pascoli dell'antico feudo Acquasanta, dove sopravvive un'originale forma di artigianato locale, preservato dagli ultimi fonditori di campane. Infine, viene presentato un itinerario d'ispirazione enogastronomica attraverso i gusti e i sapori di una cucina filtrata dal susseguirsi delle dominazioni. Si toccano i punti classici di un tour dell'isola, da Catania a Taormina, Siracusa, Ragusa, Agrigento, Mazara del Vallo, Marsala, Enee e Palermo, ma le visite turistiche sono intervallate da pranzi e cene tipiche in trattoria, da degustazioni nelle cantine e da assaggi dei dolci locali nelle più rinomate pasticcerie. L'organizzazione tecnica dei circuiti è curata dal Consorzio Sicilia Turismo, tel. 091303.142 cui ci si può rivolgere anche per le prenotazioni individuali. m. g. c. tì Duomo e la fontana della Centauressa

Persone citate: Branciforte, Consagra, Cordova, Pomodoro, Ravidà, Tornasi