Capelli, che sprint

Capelli, che sprint Capelli, che sprint «Sarei potuto arrivare terzo» - Nannini confermato dalla Benetton: due miliardi di ERCOLE COLOMBO FRANCORCHAMPS—Alessandro il Grande, Ivan il Terribile e Riccardo Cuor di Leone. I piloti italiani sono usciti a testa alta dal Gran Premio del Belgio, anche se il padovano della Williams ha dovuto ritirarsi con l'acqua del motore che bolliva. Il futuro non sembra però essere roseo per Patrese il quale attende una conferma per il prossimo anno da parte della scuderia britannica, mentre radio-box sostiene che il suo posto è già stato preso da Michele Alboreto. Nessun problema per Sandro Nannini, il quale vola sull'onda di una crescente popolarità, tant'è vero che la Benetton nei giorni scorsi ha voluto far valere l'opzione che aveva anche per il 1990. Luciano Benetton stavolta deve avere scucito un bel gruzzolo: si parla di più di due miliardi di lire. Ha detto Nannini: "Sono soddisfatto, anche perchè questa è una dimostrazione di fiducia. Certo, avrei potuto aspettare una eventuale chiamata della Ferrari, ma non credo che nella prossima stagione la scuderia di Maranello sarà già competitiva». Scanzonato, allegro, guascone, il pilota senese ha disputato una gara maiuscola, anche se all'inizio ha incontrato delle difficoltà: •E' stata una corsa divertente, cominciata in maniera penosa. Patrese ed io eravamo quasi affiancati sulla salita a guardarci negli occhi mentre Nakajima ci infilava entrambi come due tordi viaggiando a 30 km più di noi. Bella la lotta con il mio amico Piquet, forse aveva dei problemi con freni e gomme. Lui andava a zig-zag per non lasciarmi passare nelle zone lente e poi allungava nei rettilinei. Che bagarre! Mi spiace solo di non essere andato sul podio, ma onestamente la mia vettura nei primi giri era difficile da guidare ed ho dovuto partire alla distanza». Ivan Capelli ha disputato la sua più bella gara da quando è in Formula 1: «Ho superato Brundle nello stesso posto dove l'anno scorto avevano avuto l'incidente Mansell e Senna. Poi ho attaccato Patrese e l'ho passato al tornante. Ci siamo toccati, che paura. La vettura era velocissima, se non partivo indietro, potevo prendere il terzo posto».

Luoghi citati: Belgio, Maranello