Sindacati alla prova del 9 (tra i dubbi e le polemiche)

Sindacati alla prova del 9 (tra i dubbi e le polemiche) Alla Camera la legge che regolamenta gli scioperi Sindacati alla prova del 9 (tra i dubbi e le polemiche) Il Senato, nella seduta del 14 luglio ha approvato il disegno dì legge sulla disciplina del diritto di sciopero nei servizi pubblici diretti a garantire il godimento di beni costituzionalmente tutelati (Igiene e Sanità, Trasporti pubblici, produzione e distribuzione di energie, Protezione civile, amministrazione della giustizia, Poste, Telecomunicazioni, informazione radiotelevisiva, dogane, raccolta e smaltimento di rifiuti urbani, istruzione, con particolare riferimento agli scrutini e agli esami). Il disegno di legge è ora pendente alla Camera che ne inizierà l'esame all'inizio dei lavori dopo le vacanze estive. E' un testo circospetto e guardingo che palesa la sua riluttanza ad affrontare il problema della disciplina dello sciopero nel suo stesso titolo, che è quello del funzionamento dei servizi pubblici essenziali nell'ambito della tutela del diritto di sciopero. La parola 'disciplina» ancora impaurisce il nostro legislatore. Ma in realtà il disegno di legge nelle sue norme affronta proprio il problema della disciplina del diritto di sciopero nei suddetti servizi pubblici essenziali, pur se la disciplina da essa dettata è sotto molto aspetti assai gracile. Bisogna dare atto che siamo appena all'inizio dell'applicazione dell'articolo 40 della Costituzione che stabilisce che il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano. E'un inzio che reca evidenti i segni di un parto difficile, doloroso e rischioso, ma è anche un inizio promettente perché non solo è aperto a successive integrazioni, ma manifestamente le reclama. I punti più qualificanti della predisposta disciplina sono quattro. Il primo stabilisce che, fatte salve le norme dei codici di autoregolazione, il diritto di sciopero è esercitato con preavviso, con l'indicazione della durata e con l'adozione di misure dirette a consentire le prestazioni indispensabili di funzionamento del servizio mediante astensione dallo sciopero di quote strettamente necessarie di lavoratori tenuti alle stesse prestazioni Amministrazioni o imprese erogatrici dei servizi definiscono nei contratti collettivi o negli accordi per la contrattazione, ovvero nei regolamenti di servizio, da concordarsi con le rappresentanze sindacali e aziendali, le prestazioni indispensabili tenute ad assicurare. In caso di mancato accordo, le parti sono tenute a richiedere l'intervento della commissione per le relazioni sindacali nei servizi pubblici, la quale esprime un parere sui criteri relativi all'applicazione delle misure anzidette. Il secondo punto riguarda le sanzioni disciplinari o pecuniarie a Salvatore Valitutti (Continua a pagina 2)

Persone citate: Salvatore Valitutti