Per scoprire l'assassino di Antonella carabinieri setacciano un intero paese

Per scoprire l'assassino di Antonella carabinieri setacciano un intero paese Per scoprire l'assassino di Antonella carabinieri setacciano un intero paese Scartata l'ipotesi d'un maniaco solitario colto da raptus, le ricerche si svolgono nell'entourage della ragazza, violentata e uccisa venerdì notte in un viottolo di Genivolta (Cremona) - Nel mirino degli investigatori, un uomo di 31 anni, suo conoscente CREMONA — Tanti carabinieri insieme non li avevano visti mai. Genivolta, tranquillo paese della provincia di Cremona, è da tre giorni letteralmente passato al setaccio dagli investigatori che stanno lavorando per scoprire chi ha assassinato Antonella Carboni, di 21 anni, seviziandola prima e strangolandola poi con la cintura che la ragazza indossava, nella notte tra venerdì e sabato. I carabinieri hanno ascoltato decine di persone, raccolto testimonianze, effettuato sopralluoghi e riscontri, cercando di far 'quadrare il cerchio» delle varie risultanze. Ma hanno ascoltato soprattutto i conoscenti e gli amici, che per ultimi hanno visto Antonella Carboni viva. Da loro cercano di sapere non solo che cosa ha fatto la giovane impiegata, prima di allontanarsi dalla compagnia, ma anche particolari riguardanti le sue abitudini, le sue frequentazioni. Nel pomeriggio, mentre un fitto riserbo continuava a coprire lo svolgimento delle indagini, si è appreso che i carabinieri stavano vagliando, con attenzione particolare, la posizione di un uomo di 31 anni, conoscente della vittima. Le indagini sembrano avere lasciato in secondo piano l'ipotesi che a infierire su Antonella sia stato un maniaco isolato, colto da un improvviso raptus, e si sono innanzitutto orientate a scoprire quali persone la ragazza frequentasse oltre agli amici più intimi che era solita incontrare ogni sera nella piazza di Genivolta. Antonella Carboni, che abitava ad Azzanello, un piccolo centro a cinque chilometri da Genivolta, proprio in quest'ultimo paese, dove aveva trascorso la sua infanzia, aveva infatti conservato amicizie e conoscenze. «La conoscevo, certamente — dice il parroco di Azzanello — e conoscevo bene anche i genitori con i quali oggi ho parla- io a lungo. Ma lei non veniva in parrocchia, né ha mai frequentato l'oratorio: qui ad Azzanello credo proprio non avesse amicizie. Le aveva conservate tutte a Genivolta». Sabato mattina, quando i genitori di Antonella si sono accorti che la ragazza non aveva fatto ritomo a casa, si sono subito recati in piazza a Genivolta per chiedere agli amici se sapevano dove potesse essere andata. Quasi nello stesso momento, i carabinieri, avvisati dal campavo che si occupa dei canali e del naviglio che scorrono alla periferia di Genivolta, hanno ritrovato la ragazza, morta, riversa dentro la Fiat »Uno» di proprietà della famiglia Carboni, che recava evidenti segni di violenza sui vestiti e sul corpo, ed una cintura, stretta come un cappio intomo al collo. Il padre di Antonella, Aldo, è proprietario di una avviata azienda che produce pompe oleodinamiche. Sposato con la signora Gabriella, Aldo Carboni ha altri due figli: Sabrina, sposatasi lo scorso anno e abitante a Casalmorano, e un maschio di 16 anni. Antonella lavorava proprio nella azienda patema, dando una mano alla madre nel tenere la contabilità. In tutti, sia a Genivolta che ad Azzanello, ha suscitato grande orrore e raccapriccio quella fine drammatica, quella raccapricciante scoperta nell'auto abbandonata lungo una stradina sterrata che costeggia un canale in località' Tredici ponti. •Si chiama così — spiega il campaio Dusi, il custode dei canali che da qualche settimana è a casa ammalato ed è stato sostituito da un altro, quello che ha visto per primo l'auto e ha dato l'allarme — perché in quella zona i canali e le rogge si intrecciano numerosi proprio a ridosso della statale Cremona-Bergamo». 'Non è una zona particolarmente isolata — prosegue il campare — oggi di zone isolate, anche in un paese come questo, non ce ne sono più. Lì ci passa un sacco di gente: chi va a pescare, chi cerca rane, chi vuol fare una passeggiata e, la sera, anche coppie in cerca di intimità». ventunenne Antonella Carboni, strangolata nella sua auto

Persone citate: Aldo Carboni, Antonella Carboni, Carboni, Dusi